La scuola le nega il pasto perché non ha più soldi sul conto: una bimba di 6 anni ridicolizzata davanti ai compagni

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di Claudia Melucci

02 Giugno 2020

La scuola le nega il pasto perché non ha più soldi sul conto: una bimba di 6 anni ridicolizzata davanti ai compagni
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I casi di bullismo e umiliazione tra coetanei nelle scuole non sono fatti così rari, sebbene non siano mai giustificabili. Nella storia che vi stiamo per raccontare, però, è stata in qualche modo la stessa scuola ad aver promosso la derisione di una bambina di 6 anni da parte del resto dei suoi compagni. In che modo? Negandole il pranzo alla mensa, essendo il credito per i pasti della piccola esaurito. 

via Wish TV

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Il fatto è successo durante la distribuzione del pranzo nella mensa di una scuola elementare di Greenwood, negli Stati Uniti. Anya Howard, un'alunna di 6 anni, era in fila con i suoi compagni per ricevere il pasto caldo, quando i dirigenti le hanno tolto il vassoio della mani perché a quanto pare non aveva più credito per pagare il pasto. 

Quando la bambina è stata accompagnata all'inizio della coda per aspettare di ricevere una fetta di pane con burro d'arachidi, in sostituzione del normale pasto, si sono alzate le risa dei bambini che hanno iniziato a darle della povera. L'accaduto ha gettato la bambina nel più profondo imbarazzo, come racconta il nonno che ha riferito l'accaduto: "Quando me l'ha raccontato era molto più che triste", ha detto. 

A detta della scuola, il trattamento che ha subito Anya è quello di ogni bambino che risulta non avere credito per la mensa: qualche addetto è incaricato di accompagnare discretamente l'alunno a ricevere il pasto "alternativo", ma quello che obietta il nonno è proprio la mancanza di discrezione.

Per di più l'uomo critica la decisione della scuola di togliere il pasto alla bambina per una cifra di soli 2,25 dollari: nessuno ha avvisato la famiglia della diminuzione del credito, per questo ora pretende che vengano fatte delle modifiche al regolamento scolastico. La scuola ha inviato una nota ufficiale in cui affermava che il credito della mensa della ragazza era di $ 0,10, ma non si sono però preoccupati di informare i genitori sulla questione in precedenza con cui al momento non c'è stato alcun contatto diretto.

Un fatto decisamente increscioso, che ha lasciato interdetta la famiglia di Anya e la ragazzina stessa, umiliata senza mezzi termini dai suoi compagni di scuola. Che vergogna!

Ancora una volta regole e buon senso non trovano la giusta via di mezzo: è giusto far rispettare le regole, ma farlo senza badare alle conseguenze sociali e all'impatto psicologico di certe situazioni è altrettanto sbagliato, soprattutto quando di mezzo ci sono i bambini!

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