I vicini chiedono a una mamma di non far giocare il figlio in cortile: "ride troppo e infastidisce i cani"

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di Lorenzo Mattia Nespoli

27 Maggio 2020

I vicini chiedono a una mamma di non far giocare il figlio in cortile: "ride troppo e infastidisce i cani"
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Tutti prima o poi, nella vita, abbiamo avuto a che fare con vicini di casa irritanti o poco educati. Si tratta di situazioni che, specie per chi vive in zone molto popolate, riescono davvero a rovinare la quiete che si merita almeno quando ci si trova tra le mura domestiche. Certo: le buone maniere, il rispetto e il buon senso devono sempre prevalere, ma alcune persone si spingono davvero oltre dei limiti che le rendono a dir poco pignole ed esagerate.

Non ci sono altre parole per definire la persona - rimasta anonima - che ha pensato bene di spedire a una mamma una lettera in cui la invitava a limitare il più possibile le uscite del figlio piccolo in cortile per via delle sue risate, ritenute troppo forti e "fastidiose", così tanto da infastidire... i suoi cani e il suo uccellino.

via Inquisitr.com

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Bobbie Hineman/Twitter

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Il messaggio in questione è stato più volte condiviso sul web, suscitando l'indignazione di numerosissimi utenti in giro per il mondo. 

«Ti sei trasferita in questo quartiere un anno fa e volevo darti il tempo di correggere da sola questo problema, ma sembra che tu sia troppo sconsiderata per farlo». Non male come inizio, per una lettera che, nelle sue parole successive, va solo peggiorando. «Ogni giorno, quando il tempo è buono - continua il messaggio - hai fatto correre, giocare e ridere il tuo bambino nel giardino, e questo disturba molto i miei due cani e l'uccellino che ho in casa, vicino alla finestra».

Se non credete ai vostri occhi, sappiate che non siete i soli, perché questa lettera dimostra alla perfezione quanto a volte le persone possano arrivare a essere intolleranti e indisponenti. Secondo l'anonimo autore, la mamma in questione avrebbe "osato" far giocare suo figlio nel cortile di casa, un affronto ritenuto inaccettabile.

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Pxhere

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«Potresti chiedergli di abbassare la voce, oppure potresti limitare le sue uscite a 15-20 minuti al giorno, per far stare fuori i miei cani senza che lui corra in giro - propone la lettera, per poi concludersi in bellezza - Se questo atteggiamento continuerà, chiamerò la polizia!»

Sebbene rimanga poco chiara la provenienza del messaggio, di sicuro il fatto che qualcuno sia in grado di scrivere queste parole, rivolte in particolare alle attività che ogni bambino, nel mondo, svolge per sua natura, la dice lunga sull'egoismo e la scarsità di accettazione, atteggiamenti che purtroppo, ovunque, a volte prendono il sopravvento. Fa sorridere, ma fa anche riflettere che si possano affermare certe cose, quando sarebbe opportuno pensare a ciò che, nella vita, è veramente importante.

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