Dal 18 maggio riprendono le messe: firmato il protocollo che stabilisce in che modo dovranno svolgersi

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di Claudia Melucci

07 Maggio 2020

Dal 18 maggio riprendono le messe: firmato il protocollo che stabilisce in che modo dovranno svolgersi
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Il presidente della Cei, Gualtiero Bassetti, insieme al Presidente Giuseppe Conte e alla Ministra dell'interno Luciana Lamorgese, ha firmato un protocollo che consente il ritorno alle celebrazioni delle messe, ma con indicazioni precise per fedeli e celebranti, al fine di rispettare le norme di distanziamento sociale ancora in vigore nella fase 2. Sarà obbligatorio accedere alle chiese con la mascherina, ma seguire anche altre indicazioni che prima di nuove direttive dovranno essere tenute ben a mente. 

via Avvenire

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Per accedere alla celebrazione, sarà obbligatorio indossare la mascherina: per evitare assembramenti, i luoghi di culto saranno accessibili ad un numero limitato di persone. Non c'è un numero prestabilito, dipenderà dalla capienza di ogni edificio. All'entrata dovrà essere presente un cartello che indicherà la massima capienza, e operatori e volontari aiuteranno nel rispetto di tale indicazione. 

Ovviamente non potranno entrare le persone con una temperatura corporea pari o superiore a 37,5°C.

Tante novità anche per il celebrante che durante la comunione dovrà indossare guanti e mascherina, facendo attenzione ad evitare il contatto diretto con i fedeli.

Il protocollo raccomanda la sanificazione degli ambienti, prima e dopo le celebrazioni. Per minimizzare il contatto tra i fedeli, non verranno distribuiti i libretti per i canti e anche la raccolta delle offerte è sospesa: i fedeli potranno fare le loro donazioni in contenitori posti all'entrata o in un altro luogo. Ad accompagnare le messe è concessa la presenza dell'organista, ma non del coro, sempre per evitare assembramenti. 

Le acquasantiere verranno svuotate e anche lo scambio della pace verrà sospeso. 

Le nuove indicazioni riguardano anche il battesimo, il matrimonio e le esequie: per il momento, solo la comunione è rinviata. 

Dunque, tante novità per la comunità religiosa che, al fine di rispettare tutte le indicazioni in vigore nella fase 2, è chiamata a rispettare scrupolosamente ed attendere che si possa tornare a celebrare normalmente.

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