Infelici per sempre: ecco perché alcune coppie "finite" non hanno il coraggio di lasciarsi

di Marta Mastrogiovanni

02 Agosto 2019

Infelici per sempre: ecco perché alcune coppie "finite" non hanno il coraggio di lasciarsi
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Ci sono tantissime coppie che, pur stando insieme da una vita e pur condividendo lo stesso tetto, sono profondamente separate e disconnesse l'un l'altra. Dicono di amarsi, ma passano le loro giornate in solitudine, distanti, dormono in camere separate e, quando si ritrovano nella stessa stanza per più di due ore, litigano pesantemente ricorrendo a volte anche alle mani. È questo il significato dell'amore? Assolutamente no. Il problema è che queste persone ― e sono davvero tante, purtroppo ― credono di vivere una relazione "normale". Ma litigi continui, violenze e tradimenti non sono affatto sinonimo di una relazione normale. Cosa spinge, dunque, una coppia a stare insieme per così tanto tempo fino a scoppiare? Perché bisogna continuare a soffrire "per sempre", invece di chiudere un capitolo e ricominciarne un altro?

via CNN

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Ci sono diverse ragioni per cui alcune coppie scelgono di non separarsi, continuando ad alimentare un circolo vizioso decisamente nocivo per entrambi e per i propri figli.

Una di queste motivazioni è sicuramente legata alla tradizione del passato e ad un modo di pensare forse un po' troppo fuori dal tempo: "finché morte non ci separi" ― la separazione, infatti, soprattutto nelle famiglie religiose, era considerata al pari di un grave disonore da evitare a tutti i costi. Ma se deve essere "la morte" a porre fine e a "liberare" una donna, o un uomo, dalle catene di un rapporto, forse ognuno di noi dovrebbe riflettere un po' di più sulle scelte da prendere.

Un altro fattore che sicuramente influisce sul legame è la dipendenza economica: molte donne, da anni, rimangono incastrate in un rapporto, o in un matrimonio, a cui avrebbero voluto mettere fine se solo avessero avuto le necessarie risorse finanziare per poter vivere una vita indipendente. Purtroppo, il mondo del lavoro, che è pieno di discriminazioni e difficoltà per tutti, lo è ancora di più per la donna, la quale non è nemmeno più libera di scegliere il momento giusto per avere un figlio. D'altro canto, un divorzio rappresenterebbe un'ostacolo economico non indifferente anche per parecchi uomini, che finirebbero in uno stato di precarietà non voluto.

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Poi, ovviamente, ci sono quelle coppie estremamente tossiche, che cercano di mantenere un equilibrio a tutti i costi, negando persino l'evidenza: da una parte avremo una persona profondamente insicura e svalorizzata, mentre dall'altro lato qualcuno in cerca di una preda, una vittima, in grado di sopportare il risentimento, la rabbia e la frustrazione da cui cerca di liberarsi. "Mi fa soffrire ma lo amo" o "sono sicuro che cambierà", sono frasi che amici e parenti di questo tipo di coppia avranno ascoltato, più o meno, ogni giorno della loro vita. Purtroppo, una coppia unita solo dal dolore non è una coppia innamorata. Si tratta di coppie in cui uno dei due partner subisce degli abusi ma, al tempo stesso, non riesce a lasciare andare la relazione perché sente di "amare" l'altro. Non è amore ― è malattia.

Altre coppie decidono di non separarsi "per il bene dei propri figli". Sfatiamo subito questo luogo comune: un bambino non vive sereno in un ambiente dove i genitori litigano continuamente tra loro, urlando, ricorrendo anche alle mani, a volte, e sbattendo le porte. Un bambino ha bisogno di tranquillità e se per averla i genitori sono costretti a separarsi, allora ben venga. In una coppia in continuo litigio, il bambino si sentirà anche messo da parte, poiché i genitori saranno troppo presi dai loro problemi. Quindi, secondo voi, è meglio crescere dei figli in un ambiente sereno e sano, o continuare a farli subire le frustrazioni dei genitori?

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Infine, non è da sottovalutare la paura di rimanere soli: molte coppie rimangono insieme proprio per questo motivo. Non si rendono conto di essere già soli nella propria relazione, in quanto la complicità e la voglia di stare assieme condividendo qualcosa sono già svanite da tempo. In questo caso, si continua ad andare avanti per abitudine, evitando di affrontare quelle paure interiori che portano inevitabilmente alla fine progressiva di un rapporto.

Soltanto attraverso un accurato lavoro sulla propria persona si riuscirà ad approcciare meglio l'altro e ricominciare da capo; e poi, capire se, nel caso, sia meglio chiudere un capitolo ed iniziarne uno nuovo.

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