Una casa di riposo apre le porte ai bambini dell'orfanotrofio: l'esperimento di convivenza è un successo

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di Lorenzo Mattia Nespoli

04 Giugno 2019

Una casa di riposo apre le porte ai bambini dell'orfanotrofio: l'esperimento di convivenza è un successo
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Orfanotrofi e case di riposo, a prima vista, potrebbero sembrare due strutture che ospitano persone totalmente differenti. Bambini e anziani con molti anni di differenza, infatti, non sembrano poter convivere sotto lo stesso tetto.

Non è stato così, però, alla Nightingale House, una casa di riposo gallese per anziani in cui è stato deciso di portare avanti un particolare esperimento nato in Canada, che ha dato i suoi frutti.

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CBC News/YouTube

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Le attività, in questo ospizio di Wrexham, nel nord del Galles, sono un felice mix di infanzia e maturità. Per diverse ore ogni giorno, bambini orfani e persone anziane trascorrono insieme il loro tempo, aiutandosi reciprocamente.

Proprio così: l'aiuto è reciproco, in quanto orfani e anziani sono accomunati dal fatto di essere rimasti soli. Mescolando le generazioni, i bimbi possono imparare dai più vecchi, mentre questi ultimi possono vivere giornate più allegre grazie alla vitalità da cui vengono circondati.

I responsabili della struttura e i promotori dell'esperimento hanno notato proprio come gli anziani risultassero "spenti", privi di allegria, addormentati e, in generale, tristi, prima dell'arrivo dei bambini.

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Le attività che svolgono insieme sono molte, educative per i più piccoli e stimolanti per i più grandi. Per loro, la presenza dei bimbi è una vera e propria "ricarica" di energie positive e felicità, e possono diventare nonne e nonni anche se non lo sono.

La Nightingale House non è la prima struttura dove sono state sperimentate esperienze di vita quotidiana e aiuto reciproco fra generazioni distanti. Sopratutto in Canada, programmi sociali di unione tra orfanotrofi e ospizi sono sempre più frequenti, così come negli Stati Uniti. 

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A Seattle, per esempio, già dal 1991, nella casa di riposo Providence Mount St. Vincent agli anziani fanno compagnia gruppi di bambini provenienti anche dagli asili nido locali, con risultati strabilianti. La struttura, per questo, è divenuta un vero modello di integrazione fra generazioni diverse.

Non resta che augurarsi una diffusione sempre più ampia di esperimenti come questo, che possano alleviare per un po' la solitudine di tante persone!

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