La parabola dell'anziano che risponde ad un giovane maleducato: un modo per riflettere sul rispetto e sul rapporto tra generazioni

di Davide Bert

28 Maggio 2019

La parabola dell'anziano che risponde ad un giovane maleducato: un modo per riflettere sul rispetto e sul rapporto tra generazioni
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Sul web circolano storie di fantasia, tratte magari da leggende metropolitane o da fatti di cronaca ripresi da più fonti, ogni volta con qualche particolare modificato. Non si tratta delle cosiddette “bufale”, bensì di una sorta di favole moderne con una morale, l’obiettivo cioè di insegnare qualcosa e stimolare la riflessione attraverso la narrazione. La seguente tratta delle generazioni a confronto e di come la gioventù possa quasi sempre imparare qualcosa dalla vecchiaia.

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Un giorno un gruppo di teenager stava trascorrendo la mattinata sulla spiaggia, quando ad un tratto uno di loro, un giovane di 18 anni, nota poco più in là un uomo anziano steso al sole. Per mettersi in mostra davanti ai suoi compagni e farsi due risate, il ragazzo si alza e si dirige verso lo sconosciuto attaccando discorso.

Senza nemmeno dargli il buongiorno o attirare la sua attenzione in maniera garbata, comincia a dire a voce alta “La vostra generazione è cresciuta in un’epoca primitiva, senza comodità. Oggi noi abbiamo internet, smartphone e computer, voi invece cosa avevate?”.

Finito di parlare il giovane si volta verso il suoi amici per verificare che l’abbiano ascoltato e sorride compiaciuto troneggiando in piedi davanti all'anziano. Quest’ultimo con grande calma gli restituisce il sorriso beffardo, e poi risponde: “Hai perfettamente ragione: io e quelli della mia età da piccoli non avevamo le tecnologie di oggi... e proprio per questo le abbiamo inventate! E tu invece, dimmi: cosa farai per le generazioni di domani? Quale sarà la tua eredità per il mondo, piccolo ragazzino viziato?

Persa la baldanza e la sicurezza di poco prima, il 18enne resta ammutolito e batte in ritirata verso i suoi compagni. Il suo intento era semplicemente fare una bravata, ma invece ha ricevuto una bella lezione.

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Il simpatico episodio mette in scena l’eterno “conflitto” tra due mondi molto lontani tra loro, differenti nel mondo di pensare e di percepire la realtà. Come per ogni racconto sta in parte al lettore capirne o trarne il significato. Tra le possibili interpretazioni va però sottolineato che la saggezza dell’età merita sempre rispetto, cosa che la gioventù spesso dimentica per via della sua arroganza.

Ogni generazione è chiamata a fare la propria parte, non solo per lasciare una traccia di sé e vivere pienamente il proprio tempo. Il dovere di ogni individuo è consegnare il mondo che gli è stato dato in prestito in condizioni migliori, per quelli che verranno dopo.

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