Non costringete i bambini a baciare gli adulti: hanno tutto il diritto di decidere con chi e come relazionarsi

di Davide Bert

25 Febbraio 2019

Non costringete i bambini a baciare gli adulti: hanno tutto il diritto di decidere con chi e come relazionarsi
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Le manifestazioni d’affetto dovrebbero essere sempre spontanee, non dettate da convenzioni o imposizioni. Ciò vale a maggior ragione per i bambini che non avendo i filtri e le sovrastrutture sociali degli adulti devono potersi comportare nelle relazioni in maniera autonoma, decidendo da soli come e a chi aprirsi maggiormente.

Gli psicologi mettono in guardia dal far sentire anche lontanamente i bambini forzati a baciare qualcuno o ad avere atteggiamenti che da soli non avrebbero.

via parents.com

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mark sebastian/Flickr

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Quante volte i genitori spingono i propri figli un po’ restii a salutare parenti o conoscenti dicendo cose del tipo “dai un bacio alla zia” o “abbraccia il nonno”, ecc.

Non si tratta soltanto di timidezza o poca socievolezza perché in quel momento il bambino sta facendo una precisa scelta nel modo con cui gestisce la confidenza e l’intimità tramite il contatto fisico. È opinione di molti esperti che forzare i più piccoli a mostrare affetto quando non ne hanno lo stimolo o la voglia sia una sorta di violazione della loro zona di confort.

Estremizzando questo processo mentale, alcuni sostengono che la consuetudine imporre questo tipo di comportamenti possa influenzare negativamente lo sviluppo emotivo del bambino. Un individuo in crescita può quindi divenire più vulnerabile, essere costretto più facilmente a fare qualcosa da un adulto e addirittura più esposto al rischio di abusi sessuali.

Questa ovviamente è un'esagerazione che ha però lo scopo di sensibilizzare i grandi a rispettare i tempi e gli spazi dei più piccoli, senza che siano per forza costretti a fare cose che non desiderano. Tramite questo tipo di costrizione apparentemente innocua, il bambino può inoltre imparare a fingere affetto, acquisendo così l’oscura capacità a simulare i propri sentimenti con gli altri.

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MFer PhotographyFlickr

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Per aiutare i più piccoli a tutelare il proprio corpo e la propria dimensione affettiva, mostrandosi comunque educati verso gli altri, gli si può insegnare ad esempio a dare la mano, a “battere il pugno” o “dare il cinque”, in maniera simpatica. In questo modo il bambino potrà seguire il proprio ritmo di adattamento personale, senza offendere la  sensibilità delle persone.

La priorità deve essere sempre il benessere dei propri figli, per cui bisogna fargli capire che nessuno può obbligarli a lasciarsi toccare se ciò li mette a disagio. Un bambino sa da solo quando lasciarsi andare a una maggiore intimità fisica, e lo farà spontaneamente al momento giusto.

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