Chi si assenta troppo a lungo finisce per perdere il proprio posto nella vita degli altri

di Davide Bert

30 Gennaio 2019

Chi si assenta troppo a lungo finisce per perdere il proprio posto nella vita degli altri
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La forma peggiore di assenza, quella più dolorosa, è forse quella di chi è presente solo materialmente, i cui abbracci sono distratti, i cui sguardi sono vuoti, i cui sorrisi sono forzati, e la cui attenzione è rivolta altrove. Far mancare la propria presenza a qualcuno vuol dire non solo fargli del male ma anche mentire a noi stessi. Nonostante ciò spesso si preferisce vivere nella menzogna solo per abitudine o mancanza di coraggio. Di sicuro se qualcuno si assenta troppo a lungo finisce per perdere il proprio posto nella vita degli altri.

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Non tutte le assenze però sono frutto di anaffettività, in molti casi allontanarsi è un processo naturale che serve a crescere. Nella vita lasciamo dietro di noi tanti legami, amici e partner, persone che a cui abbiamo dato e che ci hanno dato tanto, di cui conserviamo il ricordo e di cui sentiremo sempre un po’ la mancanza. 

Nello stesso modo in cui si può mostrare affetto ed essere presenti in tante forme, ne esistono altrettante di essere assenti. C’è chi non sa amare e che riconosce se stesso come l’unica persona importante della propria esistenza. Vi è chi sa instaurare soltanto legami fragili, destinati sempre a finire con un desolante addio. Esiste chi perde presto ogni interesse sia in amore che in amicizia, e infine chi sfiora la vita solo superficialmente, senza mai toccare davvero qualcosa o qualcuno. 

Non basta essere presenti solo “fisicamente” con qualcuno, bisogna anche dare e ricambiare sentimenti ed emozioni. Un partner o un amico la cui vera attenzione è spostata altrove è fonte di malessere e di dolore.

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Imparare ad essere più presenti è possibile, ecco alcuni semplici consigli.

  • Apprezzate ciò che avete. Ci sono momenti in cui ci si può allontanare perché si è presi da un progetto, o si è assaliti dai ricordi, non importa, ciò che conta è “tornare”, mostrando gratitudine verso la propria vita e chi la abita.
  • Vivete nel “qui ed ora”. Sensi di colpa, rimorsi o rimpianti rischiano di trattenerci nel passato, bisogna imparare ad accettare ciò che è stato perché non può essere cambiato o cancellato. Per rendere felici qualcuno ed esserlo noi stessi dobbiamo connetterci con le nostre emozioni presenti.
  • Assaporate le cose semplici. Perché un’esistenza sia piena basta riempirla di cose semplici. L’affetto dei propri cari, i piccoli piaceri quotidiani, la bellezza della natura, e infine una cosa importante, cercate di pensare di meno.

Se amate davvero qualcuno dimostrateglielo concretamente ogni giorno come se non ci fosse domani, se non lo amate più allora siate sinceri e andate via senza fargli del male.

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