La parabola dei tre filtri ci insegna a non prestare attenzione ai pettegolezzi, ma a pensare con la nostra testa

di Laura Gagliardi

08 Gennaio 2019

La parabola dei tre filtri ci insegna a non prestare attenzione ai pettegolezzi, ma a pensare con la nostra testa
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Alcune persone hanno purtroppo la cattiva abitudine di esprimere giudizi non richiesti – né peraltro opportunamente fondati ed informati – sugli altri; cosa che, se non li rende più amati, tuttavia può avere effetti negativi sull'oggetto dei loro pettegolezzi. In particolare, quando la critica ed il disprezzo sono continui, finiscono per influenzare e minare l'autostima di chi li subisce.

È bene però ricordarsi  che di solito la gente che parla male della vita altrui è quella tormentata da un profondo conflitto emotivo, la cui frustrazione sfoga su altri – gli oggetti delle loro maldicenze, appunto.

E se ciò non bastasse a proteggersi dalla negatività dei giudizi negativi degli altri, si può sempre ricorrere alla parabola dei tre filtri.

via quora.com

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Quasic/flickr

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Il giovane discepolo di un saggio filosofo giunge alla casa del suo maestro, e gli dice:

  • Maestro, un amico ha parlato di voi con malevolenza…
  • Aspetta! - lo interrompe il filosofo - Hai passato per i tre filtri quello che stai per raccontarmi?
  • I tre filtri? - chiede il discepolo.
  • Sì, il primo è la verità. Sei sicuro che quello che vuoi dirmi è assolutamente vero?
  • No. L’ho sentito dire da alcuni vicini.
  • Quanto meno avrai usato il secondo filtro, quello della bontà. Quello che desideri dirmi è positivo per qualcuno?
  • No, in realtà no. Al contrario…
  • Ah! L’ultimo filtro è la necessità. È necessario farmi sapere quello che ti inquieta tanto?
  • A dire la verità, no.
  • Quindi - dice il saggio sorridendo - se non è vero, non è buono, e non è necessario, mettiamolo nel dimenticatoio

La storia dei tre filtri ci insegna alcune verità importanti: innanzitutto, che siamo noi a dare valore alle parole degli altri, che in questo modo diventano reali anche per noi. Perciò, quando smettiamo di vivere secondo ciò che gli altri dicono e pensano di noi, iniziamo a stare bene, e a vivere secondo il nostro giudizio; il che ci porterà a circondarci delle persone migliori - cosa che avverrà anche mettendo in atto i tre filtri. Infatti, applicando i filtri della verità, della bontà e della necessità, resteremo circondati dall'allegria e l'affetto.

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