Nel primo anno di vita di un neonato i genitori perdono più di 700 ore di sonno

di Laura Gagliardi

27 Dicembre 2018

Nel primo anno di vita di un neonato i genitori perdono più di 700 ore di sonno
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Chi ha figli lo ha imparato sulla sua pelle e a sue spese: i bambini piccoli hanno la simpatica abitudine di svegliarsi ripetutamente durante la notte.

Nonostante ogni bebè sia unico, anche nei ritmi notturni, questa costante ha da sempre accomunato la quasi totalità dei neo – genitori, che da un giorno all'altro si ritrovano a passare le notti in bianco, e le giornate da zombie.

Se è vero che i figli risucchiano tutte le energie dei genitori, indubbiamente iniziano con le ore di sonno: 700, per la precisione, secondo quanto afferma uno studio.

via healthline.com

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La ricerca è stata realizzata dall'ESCI – Instituto Europeo de Calidad del Sueño –, ed ha rilevato che nel primo anno di vita del bambino i genitori perdono più di 700 ore di sonno – che equivalgono in media a due ore di sonno in meno di notte per i primi 12 mesi.

Può sembrare strano se si pensa che un bebè dorme circa 18 – 20 ore al giorno – ma non per i genitori: infatti i bambini non differenziano fra giorno e notte. Inoltre le ore di veglia ovviamente si allungano nel tempo, ma fino ad almeno 12 mesi i bambini tendono a svegliarsi spesso la notte: un dato non proprio rassicurante per chi ha in progetto un bebè. Nello specifico, lo studio ha evidenziato come più della metà dei bambini si svegli una o due volte a notte, il 20% tre volte, mentre il 13% anche quattro o più volte. Resta un 15% di "angioletti" che si fa tutta una tirata notturna – con grande gioia di mamma e papà.

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I risvegli notturni dei bambini sono peraltro assolutamente normali. Infatti il loro schema del sonno si compone di sole due fasi (REM e profonda), a differenza degli adulti che ne hanno cinque. Man mano che crescono, i bambini sviluppano le altre fasi, ma devono imparare ad usarle: per questo motivo il loro sonno risulta instabile. Ciò significa non solo che possono svegliarsi più volte rispetto a prima, ma anche che questi risvegli notturni li accompagnano fino ai 3 anni – e con essi anche i genitori.

La soluzione? Molta pazienza. Ed alcuni consigli che alle volte possono rivelarsi utili: fare il bagnetto ed il massaggio prima di andare a dormire, il co – sleeping, addormentarsi al seno – o qualsiasi altro metodo che sia risultato efficace, anche solo a guadagnarsi un paio d'ore in più di sonno.

 

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