Ricevere molti abbracci durante l'infanzia stimola lo sviluppo cerebrale: parola di una ricerca scientifica

di Davide Bert

03 Novembre 2019

Ricevere molti abbracci durante l'infanzia stimola lo sviluppo cerebrale: parola di una ricerca scientifica
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Già a sette mesi il bambino è in grado di percepire sé stesso in una forma elementare di coscienza e consapevolezza, distinguendo la propria persona da quella della madre o del padre.

Entro quei primi mesi, quando l’individuo non possiede ancora gli strumenti più elaborati della comunicazione, il tatto è lo strumento più diretto e immediato per dare e ricevere messaggi. Per questo motivo, gli abbracci sono così importanti e preziosi fin dalla più tenera età.

via Stanford Medicine

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Uno studio portato avanti dai ricercatori dell’Università di Medicina di Stanford sottolinea il valore dell’esperienza tattile come fondamentale per la costruzione della personalità e il miglioramento del benessere nel neonato. In un abbraccio è racchiuso tutto ciò di cui un soggetto in crescita ha emotivamente bisogno, vale a dire affetto, conforto, sicurezza e protezione.

Tramite il contatto fisico con la mamma, il bambino regola meglio la propria temperatura corporea, il battito cardiaco, l’aumento regolare di peso, quindi lo sviluppo fisico e viene guidato istintivamente verso il nutrimento al seno. Al centro di tutto questo meccanismo così basilare per il corpo umano vi è l’ossitocina, detta anche “ormone dell’affezione”.

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Tramite questa sostanza, madre e piccolo rinforzano il proprio legame, trasmettono sensazioni ed emozioni a livello estremamente profondo, senza bisogno di utilizzare altri mezzi più evoluti e complessi. Il bambino che riceve adeguato contatto fisico dorme meglio, conserva funzioni digestive regolari e accelera positivamente i propri processi neurologici. Tramite strumenti di diagnostica per immagini è stata evidenziata l’attività cerebrale associata ad elevati tassi di ossitocina, con ripercussioni sulla connessione empatica e cognitiva.

Un bambino più sereno è un individuo più aperto all’esplorazione della realtà e del mondo, con riflessi sulla sfera del comportamento singolare e sociale. L’essere umano è ancora troppo complesso per essere decifrato totalmente, frutto come è di innumerevoli aspetti e variabili. Tuttavia quello che è certo è che l’amore, veicolato ad esempio tramite il contatto fisico e gli abbracci, resta sempre un linguaggio universale, componente indispensabile per completare il mosaico di un’emotività sana e libera.

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