Una maestra crea la "scatola dei bisogni": quando legge i desideri dei bambini rimane molto sorpresa

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di Claudia Melucci

09 Ottobre 2018

Una maestra crea la "scatola dei bisogni": quando legge i desideri dei bambini rimane molto sorpresa
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L’insegnante non è mai solo la persona che insegna le materie ai bambini: quando si tratta di educazione, è una figura al pari dei genitori, anzi, in alcuni casi, addirittura più determinante. L’insegnante, inoltre, sorveglia che non nascano situazioni di bullismo come purtroppo è possibile che accada in una scuola. Spesso, i bambini hanno molta più confidenza con l’insegnante che con i genitori.

Julia Brown è una maestra americana che ha trovato un sistema semplice ed efficace per stabilire un rapporto di fiducia con i suoi alunni: ecco come funziona la “scatola dei bisogni”.

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JuliaBrownFitness/Facebook

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Nella classe in cui insegno ho messo una “scatola dei bisogni” in cui i bambini possono mettere dei bigliettini con su scritto di cosa hanno bisogno. Ho detto loro che avrei provveduto a risolvere la loro problematica entro una settimana. Ci tenevo a far sapere ai miei studenti che io sono qui per aiutarli con tutto ciò di cui hanno bisogno.

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La prima settimana, solo due bambini hanno scritto un biglietto in cui mi informavano di una situazione di bullismo. Mi sono subito messa in moto per risolvere la questione. Dentro di me, però, avevo come la sensazione che qualcosa impedisse ai bambini di dirmi davvero di cosa avessero bisogno.

Decisi allora di cambiare le regole: tutti i bambini, ogni giorno, avrebbero dovuto inserire un biglietto nella scatola che avevo preparato. Non importava che sopra ci fosse scritto qualcosa, poteva essere anche vuoto. In questo modo, chi metteva un biglietto con un bisogno non veniva visto dagli altri compagni. 

JuliaBrownFitness/Facebook

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Il risultato? Da quel giorno ho iniziato a ricevere un'enorme quantità di biglietti di bisogni. I messaggi contenevano le necessità più diverse: c'era chi aveva bisogno di cambiare di posto perché dov'era non riusciva a vedere la lavagna, chi mi diceva di essere preso in giro da qualcun altro, chi aveva soltanto bisogno di un abbraccio. 

In tutti i casi ho fatto di tutto per risolvere e accontentare i loro bisogni.

La cosa che più mi ha stupito è che presto i bambini hanno iniziato a fare a meno della scatola per esternare i loro bisogni: venivano direttamente da me, senza più timore e vergogna. 

Insegno nelle scuole da 15 anni e posso onestamente dire che la scatola è la cosa migliore che abbia fatto per i miei bambini.

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