Mamma racconta con onestà cosa significa essere genitore di una bimba iperattiva: "A volte non so più cosa fare"

di Simone Fabriziani

27 Febbraio 2021

Mamma racconta con onestà cosa significa essere genitore di una bimba iperattiva: "A volte non so più cosa fare"
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Se siete genitori, sapete benissimo di cosa stiamo parlando; i nostri figli, quando sono piccoli, tendono a fare molti, moltissimi capricci, e non soltanto è molto difficile per un adulto comprendere il perché di così tante lamentele da parte di un bambino, ma più passa il tempo e più risulterà complicato tentare di calmarli, di comprenderli. Lo sappiamo, per una mamma e per un papà è una grandissima fonte di stress prendersi cura costantemente del proprio bambino, soprattutto se appunto è particolarmente iperattivo, ma questa storia vi farà ricredere: ogni capriccio, anche il peggiore, può essere gestito.

via Scary Mommy

Taylor Myers/Facebook

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Il post di una mamma con una figlia affetta da disturbo da deficit di attenzione ed iperattività ha gettato nuova luce su cosa significhi essere genitore di un bambino particolarmente capriccioso e come gestire non solo il piccolo ma anche il costante stato di ansia del padre o della madre. Il racconto di questa mamma inizia mentre era in fila per pagare la sua spesa al supermercato: "Finalmente è successo. Mentre aspettavo in fila per pagare, la mia Sophie si agitava nel carrello, piangendo perché le avevo confiscato un sacchetto di patatine e perché mi ha chiamato idiota mentre eravamo in fila. È spietata. Lo so. Vivo con il suo essere iperattiva e capricciosissima da tempo, e non so più che fare...

Restammo in fila per diversi minuti, io ignoravo i suoi capricci e mi rifiutavo di muovermi. Sono uscita da luoghi pubblici centinaia di volte per questo motivo. Quasi ogni volta, infatti, finisco per andarmene senza quello che stavo per comprare e con una bambina di quattro anni che fa i capricci, ma questa volta dovevo essere ferma perché avevamo bisogno di beni essenziali in casa."

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Taylor Myers/Facebook

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Gli dico per la decima volta di sedersi in modo che non cada e poi mi sento dire da una donna dietro di me "Per l'amor del cielo, dagli un biscotto così sta zitta!" Avrei potuto rispondere meglio. Avrei potuto spiegare che mia figlia di quattro anni ha un grave deficit, che cresco entrambi i miei figli da sola, che sto facendo del mio meglio e che non ho altra scelta che sopportarlo perché ho bisogno di fare la spesa. Invece, sento uscire dalla mia bocca "Ha quattro anni e lei deve farsi li affari suoi" Mantengo la calma e vado a pagare la mia spesa alla cassa, ma qualcosa mi ribolle dentro. Sono stata additata da una sconosciuta  come la persona con il bambino che non si comporta bene. La persona che sembra pigra perché ignora i capricci le lacrime mi cadono sul viso per aver perso la calma in questo modo, mi sento terribilmente triste per non poter avere una sola uscita tranquilla con i miei figli...

Mentre esamino i miei acquisti, una donna si avvicina e inizia a parlare con Sophie. Fa domande per distrarla, ma mi sostiene quando Sophie ricomincia a lamentarsi di volere le patatine. "No, non puoi prenderle oggi. Devi essere buona per la tua mamma. Ha bisogno che tu sia buona per lei. Ho una bambina proprio come te. Quanti anni hai? Quanti anni ha tuo fratello?" 

Non sai mai cosa sta passando qualcun altro. Non conosci i problemi che ha un bambino e che gli sta causando quei comportamenti, a meno che tu non conosca la battaglia per essere padre di una bambina come la mia, quindi non puoi giudicarmi. Ma anche un solo atto di gentilezza è sufficiente per far sentire a proprio agio e rendere felice una madre. Grazie a quella donna al supermercato oggi per aver mostrato gentilezza a me e ai miei figli. Grazie per averci accompagnato all'uscita. Grazie per il tuo sostegno. Le madri devono restare unite!"

Un racconto che racconta meglio di qualunque altra cosa ciò che significa essere genitori di un bambino iperattivo; non c'è bisogno di giudicare, anche se a volte non è affatto semplice, ma basta un atto di gentilezza per capire che mettersi nei panni delle altre persone è la cosa più giusta da fare, a volte.

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