Dopo 29 anni riabbraccia la figlia data in adozione: "è stata un'emozione indescrivibile"

di Irene Pastori

23 Aprile 2023

Dopo 29 anni riabbraccia la figlia data in adozione: "è stata un'emozione indescrivibile"
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Dare un figlio in adozione è una scelta difficile e dolorosa, che spesso lascia un vuoto nel cuore di chi è costretto a compierla. Questo è quello che è successo a Marie Fulmer, una donna proveniente dagli Stati Uniti che a 19 anni ha dovuto rinunciare alla sua bambina appena nata perché si sentiva troppo giovane per essere madre.

Per ben 29 anni ha vissuto mantenendo il segreto di quella figlia lontana dalla sua vita, senza sapere nulla di lei. Solo i suoi genitori, i suoi due fratelli e il suo marito Clark, con cui ha avuto altri quattro figli, erano a conoscenza del suo difficile passato.

via Metro

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Ma un giorno del marzo 2018, Marie ha ricevuto una sorpresa che le ha cambiato la vita: una donna di nome Ann Edwards le ha scritto su Facebook, dicendole che stava cercando la madre biologica di sua figlia Jamee. La giovane aveva scoperto di essere stata adottata facendo un test del DNA e aveva chiesto l’aiuto di sua madre adottiva per ritrovare le sue origini. Marie ha riconosciuto immediatamente Jamee come sua figlia vedendo una sua foto e si è sentita travolta da una forte emozione e da uno shock.

La donna aveva deciso di rinunciare alla bambina nel dicembre 1988: "Non ero sposata e volevo che lei avesse una famiglia. Ero troppo giovane e non mi sentivo pronta a essere madre. È stata la scelta più dura della mia vita", ha spiegato. Prima di consegnare la figlia all’agenzia adottiva della sua chiesa, Marie l’aveva cullata tra le braccia e le aveva scritto una lettera da dare ai suoi genitori adottivi. "Ho provato un amore immenso vedendola per la prima volta, amavo quella bambina più di qualsiasi altra cosa. Ho cercato di farle capire e di dirle perché avevo fatto quella scelta. Le ho scritto che l’amavo e che per questo l’avevo data in adozione".

Nel luglio 2018, Marie ha potuto finalmente abbracciare Jamee e conoscere suo marito e i suoi nipoti. "Quando ho sentito il campanello, il mio cuore ha iniziato a battere forte. Ero agitata e non sapevo cosa mi aspettava. Era uguale a me e a Allie, mia figlia. Dopo tanti anni, è stato meraviglioso stringerla di nuovo tra le braccia", ha raccontato.

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"Ho riunito tutti i miei figli e ho detto che avevo una cosa da dirgli. Erano abbastanza grandi per capire. Ho raccontato tutto dalla A alla Z. Non sapevo come avrebbero reagito, ma ho detto che il giorno dopo avrei incontrato la madre di Jamee e che potevano venire con me se volevano. Sono stati molto comprensivi ed emozionati e volevano conoscere la sorella", ha dichiarato la donna. Marie ha preso contatto con Ann e ha fissato un appuntamento a casa dei nonni adottivi di Jamee nello Utah, nell’aprile 2018.

Ad oggi entrambe le famiglie hanno creato un legame speciale, grazie all'amore e la comprensione di tutti. Una storia iniziata in modo non proprio positivo, ma che si è conclusa con un meraviglioso lieto fine, non credete?

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