Solo a 13 anni festeggia per la prima volta il compleanno: gli era sempre stato vietato

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di Isabella Ripoli

05 Marzo 2023

Solo a 13 anni festeggia per la prima volta il compleanno: gli era sempre stato vietato
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Festeggiare il proprio compleanno è una grande emozione sia per grandi che per piccini. In fondo, anche se sono trascorsi molti anni dal giorno della nascita, è sempre bello sapere che in quella data gli occhi sono puntati su di noi e le persone care hanno un pensiero nei nostri riguardi. Se poi siamo più piccoli, tutto è ancora più bello e il compleanno è anche l'occasione per trascorrere una giornata con le persone a cui vogliamo bene, magari durante un party. 

Nonostante festeggiare sia uno degli aspetti più belli di tale ricorrenza, non tutti hanno la possibilità di farlo e i motivi possono essere tanti. Per il protagonista di questa storia, ad esempio, tutto è legato al fratello gemello scomparso appena nato. Ma vi raccontiamo meglio.

via Reddit

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Pixnio - Not the actual photo

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La vicenda è stata raccontata dal protagonista in un post su Reddit. Il 13enne ha parlato di quanto fosse stato contento nel festeggiare per la prima volta il suo compleanno, ma quanto la cosa gli sia costata un brutto litigio con i genitori e l'essere messo in punizione.

"Ho 13 anni, sono nato in un Paese povero dove l'assistenza sanitaria non è molto sviluppata - ha esordito l'autore del post - Questo ha comportato che, quando mia madre era incinta, non sapesse fino all'ultimo di essere in attesa di due gemelli. Il giorno del parto, non essendo preparati all'evento, purtroppo il mio gemello è venuto a mancare. La cosa - ha proseguito - ha dato un grande dolore ai miei genitori, tanto da decidere di non festeggiare mai e poi mai in quella data".

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Pixnio - Not the actual photo

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Una decisione che ha rattristato molto il bambino, nonostante i genitori non si siano mai tirati indietro nell'organizzare un party per il suo compleanno, a patto che fosse in un giorno diverso da quello della nascita e, purtroppo, contemporanea scomparsa dell'altro figlio. Il nostro protagonista aveva sempre accettato la cosa, almeno fino a quando non si sono trasferiti negli Stati Uniti e non ha iniziato a vedere quello che facevano i suoi amici per festeggiare. 

"Tutti i miei compagni stavano pensando a qualcosa per celebrare l'ingresso nell'adolescenza - ha confessato il giovane - e anche a me sarebbe piaciuto, così ho provato a richiederlo ai miei genitori, che, per l'ennesima volta, mi hanno detto di no, sostenendo che fosse una mancanza di rispetto verso mio fratello".

Pxhere - Not the actual photo

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Il 13enne, allora, ha deciso di disubbidire: ha messo da parte tutti i soldi guadagnati con il lavoretto che svolgeva e, senza dire nulla alla famiglia, ha organizzato il party che tanto sognava. Arrivato il compleanno ha trascorso come sempre una giornata in ricordo del gemello, ma, appena ha potuto, è uscito da casa e ha raggiunto i suoi amici. 

"Mia madre, però, ha scoperto tutto perché ha parlato casualmente con la mamma di una mia compagna - ha raccontato il giovane - È andata su tutte le furie e quando sono tornato a casa mi ha messo in punizione, mi ha tolto il telefono e mi ha definito vergognoso e irrispettoso. Sono convinto che non si sarebbe arrabbiata se l'avessi fatto un altro giorno - ha scritto - ma io volevo provare il piacere di festeggiare nel giorno della mia nascita". 

La disubbidienza ha messo il ragazzo in crisi e tanti dubbi sono sorti rispetto a quello che aveva fatto, ma era davvero sbagliato? Gli utenti del web l'hanno sostenuto e gli hanno dato pienamente ragione, tu, invece, cosa ne pensi?

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