"Non potevo più sopportare il suono della sua voce": le parole di una mamma esausta scatenano il dibattito

di Simone Fabriziani

16 Giugno 2021

"Non potevo più sopportare il suono della sua voce": le parole di una mamma esausta scatenano il dibattito
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Già in passato vi abbiamo raccontato quanto la maternità possa essere un'arma a doppio taglio per i genitori: da una parte, è una delle benedizioni più grandi che Madre Natura abbia concesso all'essere umano, dall'altra crescere, educare e prendersi cura di uno o più figli non è mai semplice. Molte sono le madri che hanno ricorso alla psicoterapia oppure allo sfogo dei social per cercare di analizzare le proprie frustrazioni e la propria stanchezza fisica e mentale dopo una lunga giornata in cui hanno sacrificato molto del loro tempo per accudire i propri figli...

via Suka Nasrallah

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Suka Nasrallah/Facebook

Suka Nasrallah/Facebook

Molti di questi gridi di aiuto vengono accolti con empatia e comprensione da parte delle persone, altre invece non fanno altro che accusare queste mamme esauste di essere negligenti verso i propri figli e di non avere non soltanto istinto materno ma anche spirito di sacrifico e rassegnazione. Purtroppo, non è sempre così semplice la questione. La scrittrice britannica Suka Nasrallah ha raccontato in un suo post su Facebook quanto a volte sia veramente dura crescere tre figli, e che il lavoro di mamma può essere sfiancante, fino quasi ad avere le sensazione di "odiare" i bambini di casa.

Queste sono le parole pubblicate da Suka che hanno fatto molto riflettere gli utenti del web: '67 volte. Mi ha chiamato 67 volte mentre stavo facendo la doccia. Infatti ho iniziato a contare a metà, per mantenere la calma e non urlare, quindi probabilmente è stato più di 67 volte (…) 67 volte l'ho sentito urlare 'Mamma' e bussare alla porta del bagno, mentre io mi stavo rilassando sotto il getto di acqua calda e annegavo nelle mie lacrime, perché non potevo più sopportare il suono della sua voce e non avevo nemmeno la volontà di rispondergli'.

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Tutto quello che voleva Suka erano soltanto 10 minuti per se stessa, e di certo la sua reazione nulla ha a che vedere con l'amore infinto che prova per i suoi tre figli; eppure, trovarsi sull'orlo del collasso psico-fisico non è una condizione facile da affrontare per una madre che ha la sensazione di aver sacrificato tutto, forse troppo di se stessa per mandare avanti la famiglia: "Tutto quello che volevo erano 10 minuti per me stessa, ma chiaramente era molto da chiedere (…) 67 volte quella parola mi è risuonata nelle orecchie. Ecco perché le madri sono così instabili a volte. Per questo restiamo alzate fino a tardi, sapendo che ce ne pentiremo la mattina dopo. Ecco perché reagiamo male facilmente. Ecco perché siamo così sensibili."

La toccante testimonianza di Suka racconta ancora una volta quanto il lavoro di una mamma non sia affatto facile: riuscire a coniugare crescita dei figli e lavoro e spazi personali è un atto miracoloso che poche volte accade nella vita quotidiana. Spesso queste mamme così indaffarate e così esauste non vengono mai capite, e spesso sono inevitabilmente additate come donne egoiste, senza istinto materno e forza di volontà.

Ma la realtà è che non è mai veramente così.

Se siamo a conoscenza di una mamma che fa difficoltà a conciliare vita privata e spazi personali, tendiamo loro una mano concreta, facciamogli sentire la nostra vicinanza e la nostra comprensione. Facciamogli capire che non sono sole e che noi saremo lì per sostenerle sempre.

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