Un'adolescente viene rimandata a casa dall'insegnante per colpa del suo abbigliamento: "Distrae i ragazzi"

di Marta Mastrogiovanni

26 Aprile 2021

Un'adolescente viene rimandata a casa dall'insegnante per colpa del suo abbigliamento: "Distrae i ragazzi"
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Il codice d'abbigliamento scolastico è da sempre motivo di dibattito, tanto che molti, oggi, auspicano un ritorno alle vecchie maniere, come ad esempio l'utilizzo di grembiuli o divise. Nella maggior parte delle scuole pubbliche, comunque, ognuno può vestirsi come vuole, l'importante è che l'abbigliamento rientri sempre entro i limiti della decenza e del buon gusto. Certamente, non ci sogneremmo mai di mandare nostra figlia in minigonna e top ad un'interrogazione a scuola, come non penseremmo mai di presentarci in ufficio in infradito e shorts. Ogni ambiente ed ogni contesto, infatti, richiede la giusta attenzione all'abito: essendoci delle regole, è necessario saperle rispettare. Ci sono casi, però, in cui non è la sfacciataggine di qualche adolescente ad essere un problema, ma la reazione delle istituzioni. Nel 2015, Rose Lynn andò a scuola con dei vestiti piuttosto normali, ma venne rimandata a casa perché con il suo corpo "distraeva i ragazzi".

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Un'adolescente viene rimandata a casa dall'insegnante per colpa del suo abbigliamento: "Distrae i ragazzi" - 1

Siamo d'accordo che a scuola ci si debba andare con un certo tipo di abbigliamento, ma chi decide cosa sia appropriato o meno? Il buon senso di ognuno di noi? Rose Lynn era entrata in classe, quel giorno, con degli abiti piuttosto normali: un paio di leggins neri, una magliettina bianca e un cardigan molto lungo. Dopo un paio d'ore, i suoi insegnanti l'hanno rispedita a casa poiché "la maglietta non era abbastanza lunga da coprirle l'inguine". La ragazza avrebbe dovuto sostenere un compito in classe di algebra quel giorno, ma la decisione degli insegnanti e del preside fu irremovibile. La giovane, all'epoca, pubblicò l'accaduto su Facebook, includendo le foto dell'outfit di quel giorno. Il fatto più agghiacciante è che le motivazioni degli insegnanti si basavano sul fatto che Rose fosse una bella ragazza e che, con quei vestiti, avrebbe distratto i ragazzi in aula. Come ha anche sottolineato il padre, indignato, se Rose fosse stata troppo magra o in sovrappeso, nessuno le avrebbe detto nulla. Il fatto di avere tutte le forme al posto giusto, però, l'hanno penalizzata nella scelta di un abbigliamento piuttosto semplice e innocuo.

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Pexels / Not the actual photo

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Insomma, negli abiti della giovane non c'era alcuna malizia, ma qualcuno ha pensato comunque di rispedirla a casa per cambiarsi. In ogni caso, Rose ha ottenuto la sua piccola "vendetta", in quanto si è ripresentata a scuola con una maglietta extralarge di colore bianco, con su scritte a mano le motivazioni per cui era stata allontanata da scuola: "Non le copre l'inguine" e "Distrae i ragazzi". Una sorta di protesta silenziosa, con la quale la giovane ha voluto far sentire il suo dissenso: d'altronde, aveva ricevuto un trattamento del tutto inadeguato. A quel punto, gli insegnanti e il preside andarono di nuovo andati su tutte le furie e Rose Lynn fu  nuovamente rimandata a casa con una nuova scusa: non aveva la tessera studentesca con sé. La scuola, d'altronde, non aveva mai specificato all'interno del proprio regolamento scolastico cosa fosse accettabile e cosa no, di conseguenza, studenti come Rose si sono appellate al proprio buon senso. 

Voi che opinione vi siete fatti su questa storia?

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