Scambiano suo figlio alla nascita ma dopo averlo ripreso, decide di tenere anche il figlio putativo

di Davide Bert

26 Agosto 2020

Scambiano suo figlio alla nascita ma dopo averlo ripreso, decide di tenere anche il figlio putativo
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I vocaboli “madre” e “mamma” sono utilizzate come sinonimi, ma non vogliono dire sempre la stessa cosa. La prima parola indica chi ha generato e partorito un figlio. La seconda identifica meglio chi lo alleva, se ne prende cura e gli dà tutto l’amore di cui ha bisogno. Qualunque donna, fisicamente in grado di concepire, può essere potenzialmente una madre. Non tutte però hanno la capacità di fare davvero la mamma. Questa storia parla di questo secondo tipo di persona.

via sao-paulo.estadao.com.br

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Nel 2004 Rita Ribeiro da Silva aveva 31 anni e diede alla luce un bambino presso l’ospedale di Sorocaba a San Paolo, in Brasile. Quello che è accaduto dopo può facilmente competere con la trama di un romanzo. Qualche ora dopo il parto, quando le infermiere le hanno riportato il piccolo per la prima volta, la donna si è accorta che c’era stato un errore. Il neonato era bianco mentre sia lei che il marito erano di colore. L’uomo ha immediatamente pensato alla prova di un’infedeltà, ed ha reagito andando via di casa.

Rita ha svolto delle verifiche ed è venuto fuori che aveva ragione. Era stato fatto uno scambio nel reparto neonatale. Vitor Hugo, suo figlio biologico, era insieme ad un’altra famiglia nella vicina città di Piedade. La conferma dello sbaglio è arrivata anche dal test del DNA.

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Dopo alcuni giorni Rita ha finalmente potuto riabbracciare il suo bambino, tuttavia è rimasta stupita di trovarlo in pessime condizioni. A quanto pare la donna che lo stava tenendo non aveva il benché minimo istinto materno. Era felice di aver riavuto suo figlio ma ora era in pensiero per Giuliano, la creatura che anche solo per pochi giorni, aveva allattato e accudito come fosse sua. Poco dopo venne a sapere che l’altra donna aveva deciso di dare via il bambino, perché non poteva crescerlo.

Nonostante Rita vivesse in condizioni piuttosto modeste, non ha perso l’occasione di tentare di adottare anche lui . A distanza di anni, il tribunale ha consentito alla donna di tenere ufficialmente anche Giuliano. Entrambi i ragazzi ora sono grandi, sono venuti su come veri fratelli, figli di due madri diverse, ma di una sola straordinaria mamma.

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