Un uomo single e gay è riuscito ad adottare una bimba che aveva vissuto per 1 anno da sola in ospedale

di Marta Mastrogiovanni

10 Luglio 2020

Un uomo single e gay è riuscito ad adottare una bimba che aveva vissuto per 1 anno da sola in ospedale
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Pablo Fracchia è una di quelle persone da ammirare che ha dedicato tutta la sua vita ad aiutare gli altri, soprattutto i più sfortunati. L'uomo di 36 anni è da sempre impegnato in varie cause umanitarie e il suo aiuto in zone dove si sono verificate catastrofi non è mai mancato. Oggi, però, Pablo si sta dedicando completamente ad una nuova "avventura", sempre spinto dal suo spirito altruista: il giovane di Buenos Aires è riuscito ad adottare una splendida bambina di nome Mia che per un anno aveva vissuto sola in un ospedale argentino, senza nessuna famiglia che le stesse accanto. 

via Infobae

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Non è facile che affidino un bambino ad un uomo single e gay, per questo la strada di Pablo è stata tutta in salita. L'uomo aveva da tempo rinunciato al suo sogno di diventare genitore proprio considerando le difficoltà burocratiche e non solo che la questione comportava. Quando, però, Pablo è venuto a conoscenza di questa bambina orfana e della sua storia, non ha potuto fare a meno di tentare questa strada. La piccola Mia aveva subito un difficile intervento chirurgico poiché stava rischiando la vita a causa di una perforazione intestinale, e aveva affrontato tutto il periodo post-operazione da sola, senza nessuno che la abbracciasse o la consolasse. Da 1 anno e 10 mesi Mia viveva in un ospedale argentino, completamente da sola.

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Pablo e altre 4 famiglie hanno allora cercato di adottare la piccola Mia. Pablo per prima cosa si è assicurato di avere il supporto della sua famiglia, dopodiché ha tentato l'impossibile supportato da sua madre. Dopo essere stato al colloquio assieme alla madre, Pablo si aspettava una risposta il giorno seguente; lui e sua madre andarono a pranzo insieme e guardandosi negli occhi, Pablo capì di avere poche speranza. Ma durante quel pranzo il telefono squillò: era il giudice. Pensando di essersi dimenticato qualcosa, Pablo rispose, ma la notizia fu delle più liete: "Pablo sei ancora lì con tua madre? Non vogliamo che tu riceva questa notizia da solo, questa chiamata è per dirti che ti abbiamo scelto". 

Non potete immaginare la gioia di Pablo, che dopo quella chiamata non riusciva a smettere di piangere per la felicità

Da quel momento Pablo è diventato il papà adottivo di Mia. Quando si sono incontrati, la piccola non parlava e non camminava nemmeno, ma dopo pochissimo tempo a casa di Pablo, Mia camminava, ballava, parlava e dormiva tranquilla, sapendo che suo papà l'avrebbe protetta. 

"Ti abbiamo scelto perché sapevamo che Mia aveva bisogno di una persona che l'avrebbe abbracciata per un anno intero" - ed è proprio questo ciò che Pablo non smette di fare da quando è diventato papà della sua bellissima bambina.

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