Un padre condivide il messaggio in codice con cui il figlio riesce sempre ad uscire da situazioni "pericolose"

di Marta Mastrogiovanni

12 Luglio 2020

Un padre condivide il messaggio in codice con cui il figlio riesce sempre ad uscire da situazioni "pericolose"
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Tra genitori e figli deve esserci necessariamente un rapporto di fiducia reciproco se si vuole condurre una vita serena ma, allo stesso tempo, si è naturalmente preoccupati per la sicurezza dei propri ragazzi. Avere manie di controllo sulle uscite o le faccende personali dei propri figli ha quasi sempre conseguenze negative e non giova a nessuna delle due parti. La fiducia, infatti, deve essere reciproca: un figlio non deve aver paura di chiedere aiuto al genitore se si è cacciato in una brutta situazione - anzi, deve essere il primo a saper riconoscere il problema e rivolgersi in modo intelligente al padre o alla madre. Bert Fulks è un padre che, come tanti, vorrebbe soltanto il meglio per Danny, il figlio adolescente, e ha escogitato un modo per riuscire ad instaurare quella famosa fiducia reciproca.

via Bert Fulks

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Facebook / Bert Fulks

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Ci sono situazioni che fanno parte della vita quotidiana e del percorso di crescita di ognuno e che, per quanto "difficili" da mandare giù per un genitore, sono comunque formative. Parliamo delle prime feste, della prima birra o cose simili; certamente gli eccessi sono da moderare e sono l'incubo di ogni genitore, soprattutto dei genitori di figli adolescenti. Bert Fulks, però, ha trovato un ingegnoso escamotages per sapere se suo figlio si trova nei guai e per evitare che possa sentirsi a disagio in qualche situazione spiacevole. Ovviamente, il tutto avviene in maniera molto discreta, in modo che gli amici di Danny non possano sospettare nulla.

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Facebook / Bert Fulks

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Padre e figlio hanno concordato una specie di linguaggio in codice: ogni qual volta che Danny si trova in situazioni dubbiose, in cui si sente a disagio, può inviare un messaggio al padre, alla madre oppure a suo fratello o sorella maggiore, con una semplice "X". La X sarà la richiesta di aiuto, qualunque sia la situazione, il luogo o il momento. Se Danny si trova ad una festa, per esempio, e si sente intrappolato in una situazione da cui non riesce ad uscire, può mettere in atto questa tattica. Una volta inviato il messaggio, le cose si sviluppano in questo modo: chi riceve il messaggio con la "X" chiama Danny al cellulare e gli dice che è successo qualcosa a casa, per cui sta andando a prenderlo alla festa. Danny chiederà: "Cosa è successo?" e la risposta sarà molto probabilmente: "Te lo spiego quando arrivo, preparati ad andare via in 5 minuti, sto arrivando".

Facebook / Bert Fulks

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In questo modo, Danny non rischia di fare "brutta figura" davanti ai suoi amici, ma saprà distinguere quali sono le situazioni che più faranno al caso suo. Affinché questo "piano di salvataggio" funzioni, però, è necessario che il ragazzo sappia che non verrà punito per il tipo di situazione in cui si è cacciato; il compito del genitore, in questo caso, è frenare la propria paura e fidarsi ciecamente del figlio. Di certo non tutti i genitori saranno in grado di comportarsi in questo modo, ma secondo Bert è il modo migliore per tenere i ragazzi lontano dai guai.

Voi che ne pensate?

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