"Andate a vivere da un'altra parte": il messaggio razzista dei vicini a una famiglia di origini miste

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di Lorenzo Mattia Nespoli

14 Maggio 2020

"Andate a vivere da un'altra parte": il messaggio razzista dei vicini a una famiglia di origini miste
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Spesso sembra che, nel mondo, sebbene siano stati fatti molti passi avanti riguardo ad argomenti come uguaglianza e diritti, ci siano alcune persone che non possono fare a meno di seguire i loro istinti più egoistici e vergognosi. Nonostante sia evidente che razzismo e intolleranza portino solo a tante, troppe negatività, c'è chi sembra essere rimasto "fermo" a decine di anni fa.

Non potremmo pensare altrimenti leggendo il racconto di Marc Yu, uomo 43enne di origini filippine, sposato con Sandy, messicana, e padre di 5 splendidi bambini. La famiglia vive a Vacaville, in California, ed è stata oggetto di ingiurie razziste a dir poco intollerabili.

via Daily Mail

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Marc Yu/Facebook

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«La vostra famiglia interrazziale non è la benvenuta in questo quartiere». Questa è solo una delle frasi minacciose contenute nella lettera dattiloscritta che gli Yu si sono ritrovati nella cassetta postale da un giorno all'altro. «Questo non è il ghetto, per anni i residenti di questa zona sono stati orgogliosi della tranquillità e della pulizia», si legge in un altro passaggio, insieme a «noi abbiamo standard più alti dei vostri e vogliamo mantenere alto il valore delle nostre case».

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Marc Yu/Facebook

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Il tutto, poi, sfocia nell'invito finale: «trovate un altro posto dove andare a vivere». Proprio così, la famiglia Yu è stata caldamente invitata ad andarsene, con la minaccia di avere 60 giorni di tempo prima che i vicini contattassero i proprietari di casa per farli sfrattare. Insomma, un messaggio - scritto da parte di un'intera comunità - che ha lasciato Marc e Sandy semplicemente sbalorditi, tanto che hanno voluto renderlo noto a tutti.

Marc Yu/Facebook

Marc Yu/Facebook

In breve tempo, il gravissimo messaggio d'intolleranza è diventato virale e, per fortuna, ha suscitato un largo appoggio da parte di molte persone, che hanno solidarizzato con la famiglia filippino-messicana. Non sono mancati nemmeno diversi vicini che hanno bussato alla porta degli Yu per esprimere loro vicinanza e accoglienza, lodando la loro gentilezza con le persone che vivono intorno.

Marc ha denunciato l'accaduto alla polizia e, sebbene gli inquirenti abbiano convenuto sull'enorme gravità di quanto scritto, non hanno potuto far nulla in quanto la lettera in sé non costituisce un reato punibile. Come quella degli Yu, sono tante le famiglie di origini miste che ogni giorno, negli Stati Uniti, sono vittime di discriminazioni e intolleranze. A quanto pare, non conta che siamo nel 21esimo secolo e che certi comportamenti ormai siano stati condannati più volte: per tante persone è più importante agire vigliaccamente seguendo i propri istinti più bassi.

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