In piena pandemia è costretta a chiedere l'elemosina assieme al figlio disabile, pur di pagare l'affitto

di Marta Mastrogiovanni

12 Maggio 2020

In piena pandemia è costretta a chiedere l'elemosina assieme al figlio disabile, pur di pagare l'affitto
Advertisement

Lo scoppio dell'epidemia di Coronavirus sta mettendo in ginocchio l'economia di diversi Paesi, ma è anche vero che chi ha sempre dovuto lottare per arrivare a fine mese si ritrova ora in guai molto più seri. Con il lockdown si sono dimezzate le attività, molte delle quali sono rimaste ferme per mesi interi; chi poteva contare su un salario minimo ogni mese, adesso non è più in grado di pagare l'affitto o persino fare la spesa. Si tratta di situazioni drammatiche da cui è difficile riemergere dignitosamente. Catalina García Pérez, una donna di 62 anni che vive a Lo de Fuentes, una zona di Mixco, in Guatemala, è così povera che nonostante la pandemia, è costretta a girare per la città chiedendo l'elemosina. Come se non bastasse, deve trasportare il figlio disabile sulle spalle per l'intera giornata.

via Facebook / CANAL 5 Mega Vision El Progreso Achuapa

Advertisement

Catalina per sopravvivere è costretta a chiedere l'elemosina in strada, nonostante ci sia un'epidemia in atto in tutto il mondo. La donna ha un figlio di 37 anni a carico, Geronimo, il quale non può muoversi poiché fortemente disabile ― proprio per questo motivo, è costretta a caricarlo sulle spalle e a trasportarlo ogni giorno con sé.

Advertisement

La donna si muove per le strade della città in cerca di qualche spicciolo per poter pagare l'affitto. Per la precisione, Catalina cerca di racimolare ogni mese 100 dollari con cui potersi permettere l'affitto della sua casa. Entrambi indossano una mascherina protettiva, ma non potendo rimanere in casa,sono comunque esposti in modo pericoloso al virus. Ha una bandiera bianca in mano, ricavata da quella che sembra essere una busta di plastica, e prega affinché qualcuno le dia qualche soldo, specialmente perché è in ritardo con il pagamento dell'affitto. 

C'è chi non può "restare a casa" in questo momento così drammatico per tutti, perché semplicemente non ha un posto sicuro dove rifugiarsi e aspettare che l'epidemia faccia il suo corso. Catalina è una delle tante persone disperate che non possono permettersi quasi nulla e che lottano ogni giorno per ottenere il minimo indispensabile.

Advertisement