Daniel, il 21enne affetto da fibrosi cistica che è guarito dal Coronavirus: "possiamo batterlo"

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di Lorenzo Mattia Nespoli

01 Aprile 2020

Daniel, il 21enne affetto da fibrosi cistica che è guarito dal Coronavirus: "possiamo batterlo"
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In mezzo a tanto dolore e sofferenza e alle brutte notizie che arrivano ogni giorno a causa della pandemia di Coronavirus, per fortuna ogni tanto ci sono persone che, con le loro storie, hanno il grande potere di dare un po' di speranza in più non solo a chi sta male, ma al mondo intero. 

Proprio come ha fatto Daniel, 21enne inglese affetto da fibrosi cistica, che è riuscito a venir fuori dalla brutta esperienza vissuta per la Covid-19 e ha voluto inviare a tutti un messaggio di coraggio e ottimismo.

via Daily Express

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News 247 Live/YouTube

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A Daniel, la fibrosi cistica è stata diagnosticata all'età di 4 anni. Si tratta di una condizione clinica già di per sé molto grave che, fra gli altri organi, colpisce in modo particolare polmoni e bronchi. Va da sé, allora, che contrarre il Coronavirus, per questo ragazzo, non è stata affatto una buona cosa. Ricoverato per due settimane e dopo un periodo di quarantena svolto a casa, però, Daniel è riuscito a liberarsi di questo terribile nemico invisibile.

Una volta risultato negativo al virus, il 21enne si è reso conto che il suo caso poteva essere un esempio di motivazione e speranza per molte persone malate. Sapere che, in determinati casi, è possibile sopravvivere a questa patologia anche se da sempre si è affetti da malattie che indeboliscono e mettono a rischio più del normale, può essere di sicuro un piccolo-grande sollievo per molti.

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Il ragazzo, così, ha raccontato i suoi sintomi e la sua esperienza, invitando chiunque venisse colpito dal Coronavirus a non farsi prendere dal panico o da pensieri eccessivamente negativi, cercando di concentrarsi, con tutta la forza e il coraggio possibili, sulla sua guarigione. Quando le sue condizioni hanno cominciato a migliorare, Daniel ha deciso, di sua spontanea volontà, di trascorrere il resto della convalescenza a casa, per lasciare posto ad altre persone nell'unità di terapia intensiva dove era ricoverato.

"Lo possiamo battere!" ha scritto su un foglio con il quale si è fotografato. Mai come in questo momento così buio, il mondo ha bisogno di storie come questa e di un po' di speranza.

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