Un'infermiera commossa ci spiega perché dovremmo essere più gentili e dire "ti voglio bene" più spesso

di Marta Mastrogiovanni

30 Marzo 2020

Un'infermiera commossa ci spiega perché dovremmo essere più gentili e dire "ti voglio bene" più spesso
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Forse, non avremmo bisogno di tutti questi decreti e raccomandazioni se vivessimo con i nostri occhi quello che infermieri e medici vedono ogni giorno nel reparto di terapia intensiva, mentre curano pazienti affetti da Coronavirus. È una malattia che riduce le persone alla solitudine, spezzando ogni legame con i propri familiari ― nei casi più estremi anche per sempre. La gente arriva in ospedale e forse non ne uscirà più: una figlia è riuscita a salutare la mamma e a dirle "ti voglio bene" tramite una video-chiamata, dopo giorni che non si vedevano. Medici e infermieri, per quanto abbiano scelto di intraprendere una carriera "senza paura", sono esseri umani e di fronte a certe scene crollano anche loro.

via Facebook / Noemi Bonfiglio

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Youtube / ABC News

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Noemi Bonfiglio, un'infermiera di terapia intensiva dell'ospedale Martini di Torino, è rimasta molto scossa dalla straziante situazione tra una madre in fin di vita e una figlia. Non è di certo la prima e, purtroppo, né l'ultima storia simile che vedrà in questi giorni ― giorni in cui il tremendo virus sembra non lasciare scampo a nessuno. Sul suo profilo Facebook, l'infermiera ha pubblicato in un lungo post ciò a cui assiste ogni giorno e le inspiegabili emozioni che si ritrova ad affrontare ogni volta. Le sue parole sono sicuramente più forti di qualsiasi altra su cui potremmo dilungarci.

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20:30 del 23 marzo 2020... "Signora, facciamo una videochiamata con sua figlia? vediamo se risponde!" Squilla il...

Pubblicato da Noemi Bonfiglio su Martedì 24 marzo 2020

Bisogna stare a casa, avere pazienza e aspettare che il virus faccia il proprio corso, nella speranza che medici, infermieri e tutti professionisti coinvolti, riescano nell'arduo compito di salvare quante più vite possibili. Leggendo le parole di questa infermiera, provate a immaginare vostra madre o vostro padre in un letto di terapia intensiva, mentre vi dice per l'ultima volta "ti voglio bene" ― visualizzate questa immagine, pensate alla persona che vi è più cara al mondo mentre muore da sola in un letto d'ospedale, circondata da infermieri dal volto irriconoscibile, perché coperti da ogni sorta di casco e protezione contro il Covid-19. Ora finalmente capirete che soltanto stando a casa e limitando al massimo i contatti con le altre persone potrete evitare una situazione del genere. Vi basta?

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