I bambini di questo villaggio attraversano il fiume in enormi sacchi di plastica solo per andare a scuola

di Davide Bert

31 Luglio 2019

I bambini di questo villaggio attraversano il fiume in enormi sacchi di plastica solo per andare a scuola
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In una parte di mondo, i più piccoli devono combattere ogni giorno per ottenere diritti che i loro coetanei lontani danno per scontati e spesso non sanno nemmeno apprezzare. I “privilegi” di cui si parla sono null'altro che la salute, il gioco, il cibo e non per ultima l’istruzione. Relativamente a quest’ultimo aspetto, in un villaggio del Vietnam, gli studenti sono costretti ad essere trasportati in enormi sacchi di plastica per attraversare torrenti in piena e raggiungere la scuola.

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Youtube / VongNgayXanh Do

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La zona dove viene utilizzato questo più che singolare “scuola bus” è il villaggio di Huoi Ha, che dista molti chilometri dal centro abitato dove sono dislocate le strutture didattiche. Durante il periodo di secca, i ragazzi sfruttano i ponti di bambù per passare da un punto all'altro, ma nella stagione delle piogge la situazione diventa molto più complicata.

Lungo il percorso si trovano corsi d'acqua in piena e, in particolare, il torrente Nam Chim, molto arduo da navigare con semplici zattere, perché la potenza della corrente il più delle volte manda in pezzi le imbarcazioni di fortuna. I genitori degli scolari si sono così inventati uno stratagemma poco ortodosso ma efficiente.

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I bambini vengono chiusi dentro grandi sacchi di plastica e letteralmente trascinati lungo il fiume fino alla sponda opposta. Sebbene il sistema sia migliore delle zattere, di certo non è esente da rischi perché la forza dell'acqua può comunque spingere via sia l'adulto che il ragazzo dentro il sacco di plastica.

Una volta giunti in salvo, il viaggio non è certo terminato qui, anzi ― i bambini devono camminare per altre cinque ore per arrivare a destinazione. Di solito i ragazzi passano il resto della settimana nel centro abitato dove è situata la scuola, per poi ritornare a casa solo durante il weekend.

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Le autorità del distretto di riferimento hanno avvertito la popolazione dei rischi che comporta utilizzare questo metodo, sebbene l'alternativa con le imbarcazioni non sia certo migliore. Per sdrammatizzare la questione hanno affermato che si tratta di pochi casi che avvengono solo quando il livello dell'acqua è troppo alto da impedire l'utilizzo dei ponti. Che si tratti o meno di circostanze isolate, di certo è che una cosa simile non si vede facilmente e che appare quanto mano ingiusto che questi ragazzi debbano affrontare tali pericoli per poter curare la propria istruzione.

La storia è un monito importante e va raccontata ai tanti giovani che in occidente hanno la fortuna di poter raggiungere la scuola a pochi passi da casa loro. La morale non è solo far apprezzare il dono di ciò che si ha, ma anche far comprendere quanto sia importante coltivare la propria cultura, se al mondo esiste chi rischia addirittura la propria vita per aspirare ad un futuro migliore.

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