Non accontentarti mai di un caffè scadente, di un amico falso e di un partner patetico

di Davide Bert

21 Maggio 2019

Non accontentarti mai di un caffè scadente, di un amico falso e di un partner patetico
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Una popolare frase attribuita a Tommaso Moro recita: “Dammi la forza di cambiare ciò che posso cambiare, il coraggio di accettare l’inevitabile e la saggezza che capire la differenza”. Per vivere bene bisogna farsi scivolare addosso le cose, ma si ha anche il dovere di risolverle e migliorarle quando non funzionano. Gli individui sono fatti per trovare la propria dimensione di felicità, per non accontentarsi, per godere di un’esistenza piena.

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Troppo spesso ci si fossilizza in condizioni che non solo non rispecchiano il proprio ideale ma che ne sono l’antitesi, quindi una vera fonte di disagio e sofferenza. In altri casi ci si affanna ma per combattere le battaglie sbagliate, sprecando inutilmente energie nel tentativo di cambiare situazioni e persone che non lo meritano. Una parte di mondo non fa altro che cercare ogni giorno di convincere tanta gente che sia giusto restare al proprio posto, che sia sbagliato desiderare di crescere, che sia meglio mantenere l’equilibrio e non chiedere di più. Nessuna persona però è venuta al mondo per camminare un sentiero che non ha scelto, e quando ne ha l’opportunità ha il dovere di cambiare strada. Preoccuparsi di ciò che pensano gli altri, temere il giudizio esterno, sono modi per condurre un’esistenza estranea e infelice.

Essere differenti può spaventare chi sta intorno e lasciare da soli, ma questo non è sempre un male, anzi è solo una selezione naturale che porterà accanto qualcuno di valido e che la pensa nello stesso modo. Non bisogna mai smettere di cercare ciò che è meglio per sé stessi, in amicizia, in amore, nel lavoro, in tutto ciò che merita attenzione, passione, affetto, e da cui è legittimo aspettarsi di ricevere lo stesso in cambio.

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Vivere intaccando appena la superficie, senza mai andare in profondità, senza mai arrivare a gustare il dolce o sfruttare il proprio potenziale, vuol dire non apprezzare il dono di essere al mondo. Su tante, troppe cose non si può avere sempre il controllo, per questo bisogna imparare a usare sé stessi come unico strumento per agire e influenzare la realtà. 

Nessun altro può farlo, nessun altro può prendere le decisioni giuste, perché in mancanza di queste, l’alternativa più facile sono quelle sbagliate. La vita è troppo breve per fermarsi a bere in un ruscello quando pochi metri più avanti c’è un intero fiume di scelte, di possibilità, di futuri alternativi per noi stessi che potrebbero cambiarci la vita. In meglio.

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