Cosa vuol dire non avere vicino la propria mamma nel giorno della sua festa

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di Claudia Melucci

12 Maggio 2019

Cosa vuol dire non avere vicino la propria mamma nel giorno della sua festa
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La morte di un genitore è qualcosa a cui è impossibile prepararsi abbastanza. Il momento in cui accadrà fare male come poco altro nella vita. Eppure quel giorno è molto probabile che, prima o poi, attenda tutti. Questo non ci deve spaventare, ma farci rendere conto quanto valore hanno i momenti in cui l'ultimo addio può dirsi lontano. 

La festa della mamma è solitamente un giorno pieno di gioia, una delle tante occasioni per dimostrare alla Donna della nostra vita tutta la gratitudine che abbiamo nei suoi confronti. Per chi, invece, una mamma non ce l'ha più, è un giorno in cui ricordi, dolore e rassegnazione si mescolano tra loro.

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Quando arriva la notizia della morte della propria mamma, il mondo sembra quasi fermarsi: ci sembra che nella vita nulla sia cambiato, possiamo ancora percepire la sua presenza, anche se sappiamo che mai più potremmo incrociare il suo sguardo.

Tutte le sue cose sono ancora sparse per casa, il suo numero è ancora sulla rubrica: ma no, lei non c'è più. 

Ci saranno molte persone che cercheranno di alleviare il dolore della perdita, ma nessun conforto sarà mai in grado di curare una ferita simile. Solo il tempo, forse, potrà farlo: trasformerà la tristezza in ricordi, l'assenza in promessa. Anche la fede sarà di supporto: la fiducia che, un giorno, potremo di nuovo sentire la nostra mamma più vicina di quanto la si possa sentire adesso. 

Ogni anno, nel giorno della festa della Mamma, ci fermiamo a riflettere sull'importanza di averla ancora nella nostra vita: è normale, allora, sentire di doverle fare un regalo, donarle qualcosa che possa simboleggiare il nostro amore e la nostra riconoscenza. 

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Dave Parker/Flickr

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Se molte persone lo trascorrono nella gioia, per molte altre è difficile sentirsi in festa: è più prevalente quella sensazione di essere "orfani", di essere privi di una grande parte del cuore. Allora, non rimane altro che tornare indietro nel tempo, con la memoria, coccolandoci al ricordo dei bei momenti trascorsi insieme.

Nasce anche il bisogno di rivolgersi direttamente a chi una mamma ancora la può stringere tra le braccia: fermate le vostre vite frenetiche. Non dite sempre "ti chiamo dopo", ma mettete da parte tutto quello che state facendo e parlate con lei. Nessuno può sapere quali piani ha in serbo la vita e quando tardi o presto si dovrà dirle addio. 

Godetevi il giorno della festa della Mamma, ma fate in modo che non ce ne sia solo uno: ogni giorno è quello buono per metterla al corrente dei propri sentimenti nei suoi confronti, anche solo con uno sguardo. Le mamme non hanno bisogno di doni per capire i propri figli.

Il più grande rammarico di chi non ha più una mamma è quello di essere stato così "cieco" in passato: di non aver visto, o di non aver voluto vedere, i momenti in cui aveva bisogno solo di un po' di compagnia, di sentire di nuovo vicino quei figli così impegnati a vivere la loro vita. 

Nessuno sa quando sarà il momento dei saluti: quindi, per favore, ricordati di festeggiarla.

Un augurio speciale a tutte le Mamme! 

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