La chiamano la "Barbie Nera": la bellezza di questa modella australiana vi toglierà il fiato

di Laura Gagliardi

13 Febbraio 2019

La chiamano la "Barbie Nera": la bellezza di questa modella australiana vi toglierà il fiato
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Chi di noi, guardandosi allo specchio, non ha mai pensato che vorrebbe cambiare qualcosa del proprio corpo? Il vero problema è che alle volte si pensa che se solo si avesse un aspetto diverso la propria vita sarebbe migliore. La realtà è un'altra, e anche le persone più attraenti devono lottare per affermarsi come persone.

Questo è quanto insegna la storia di Duckie Toth, la modella australiana che, prima di diventare famosa come "Black Barbie", ha dovuto affrontare episodi di bullismo che l'hanno costretta persino a ritirarsi dalle passerelle per un periodo.

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Originaria del Sud Sudan, Dockie Toth fin da piccola ha sognato di diventare modella; la sua opportunità le si è presentata con il programma televisivo "Next Top Model Australia".

 

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All'epoca del programma Duckie aveva solo 17 anni: all'inizio è stata criticata dagli stilisti, che non sapevano come valorizzare al meglio i suoi capelli; inoltre il pubblico non l'apprezzava, ritenendola innaturale al punto che molti pensavano si fosse sottoposta ad interventi chirurgici per avere un corpo simile.

Anche le sue colleghe parlavano male di lei, gelose della sua bellezza. Più tardi, in un'intervista, Duckie rivelò di essere stata profondamente ferita da tutte queste malelingue, spiegando che non meritava tutte queste offese. Insulti e critiche che l'hanno spinta ad allontanarsi dal mondo della moda per due anni, il tempo necessario a curare le ferite e a trovare la forza necessaria ad affrontare il mondo esterno.

Duckie ha dovuto imparare ad ignorare le critiche e ascoltare la propria voce, per riscoprire la sua forza interiore. Ora sostiene i modelli di colore, sicura che la bellezza possa e debba avere molte facce.

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Oggi Duckie ha milioni di fan, migliaia di like sul suo profilo instagram, ed i marchi più famosi se la contendono come protagonista delle proprie campagne pubblicitarie.

Queste esperienze negative hanno insegnato a Duckie ad essere forte e sicura di sé: infatti, ci sarà sempre qualcuno – spesso invidioso – pronto a giudicare i propri successi e a dirci come realizzare i nostri sogni; ma questi si realizzano solo quando iniziamo ad ascoltare noi stessi e ci mostriamo per quello che siamo realmente, senza paura.

 

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Cosa ne pensate della storia di Duckie Toth? Anche voi avete subito episodi di bullismo, a scuola o a lavoro? E come ne siete usciti? Raccontateci la vostra storia.

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