Alcuni consigli pratici per insegnare ai bambini a condividere

di wanda

11 Gennaio 2019

Alcuni consigli pratici per insegnare ai bambini a condividere
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Essere generosi e condividere i propri averi con gli altri sono qualità che si apprendono, raramente si sviluppano naturalmente. Ciò che è naturale è il senso del possesso, che i più piccoli imparano davvero in fretta. Per superare questa innata “avidità”, bisogna far passare il messaggio che condividere qualcosa non significa necessariamente avere di meno, ma spesso costituisce un guadagno. È necessario insegnare ai bambini a condividere, facendo capire loro che agendo così non stanno rinunciando a nulla.

via lamenteesmaravillosa.com

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Certamente non sarà facile. Soprattutto quando si è piccoli, avendo un innato senso del possesso e di protezione di ciò che è proprio, risulterà difficile far capire loro che se si presta il loro giocattolo, poi questo tornerà indietro dopo qualche minuto e resterà sempre e comunque loro. A ciò si aggiunge anche il problema che da piccoli non si ha neanche una chiara percezione del tempo, dei minuti, quindi, in cui il giocattolo non starà materialmente tra le loro mani, ma in quelle di un altro bambino.

Ma è anche vero che i piccoli sono in grado di imparare a condividere, anche se ciò richiede pazienza ed una buona formazione da parte dei genitori e degli educatori.

 

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Come si fa ad insegnare ai bambini allora a condividere?

Come si fa ad insegnare ai bambini allora a condividere?

È intorno ai 3 anni che i bambini capiscono il concetto di condivisione, ma non sono ancora abbastanza maturi per resistere a tutti i loro desideri.

Bisognerà, quindi, prima di tutto dare loro il buon esempio: un adulto può condividere con un bambini qualcosa che sta mangiando, o un passatempo a cui si sta dedicando, in modo da poter usare questa “concessione” come un paragone nel momento in cui il bambino si rifiuterà di farlo a sua volta.

Non dobbiamo poi dimenticare che le cose dei bambini sono il loro mondo. Se cerchiamo di forzarli a condividere queste loro cose, non faremo altro che aggravare la loro ossessione. Piuttosto possiamo utilizzare rinforzi positivi, gratificando il bambino quando vediamo che compie un gesto spontaneamente generoso.

Il passaggio fondamentale sta nel comunicare l’aspetto “umano” della condivisione stessa: dare il proprio giocattolo ad un amico significa giocare insieme – cosa che rappresenta già un guadagno – e significa anche avere la possibilità di giocare a propria volta con un oggetto che appartiene a lui.

Insegnare fin da bambino la generosità e la voglia di condividere non potrà che dar vita ad un adulto migliore.

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