Alcuni consigli di Maria Montessori per crescere bambini indipendenti e felici

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di Claudia Melucci

24 Marzo 2018

Alcuni consigli di Maria Montessori per crescere bambini indipendenti e felici
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Spesso il metodo educativo dei genitori risulta essere particolarmente confuso: oscilla tra il trattare i bambini come dei piccoli adulti e il considerarli degli eterni cuccioli, impedendo loro di svolgere alcune mansioni che sarebbero del tutto in grado di gestire. Questo atteggiamento non porta a nessun risultato e crea solo molta confusione nei figli.

Il metodo montessoriano è unidirezionale, nel senso che come obiettivo si pone quello di crescere dei bambini autonomi e felici: fin dalle età minori esso cerca di sviluppare una certa indipendenza e allo stesso tempo un senso di responsabilità che porteranno il bambino ad essere consapevole delle sue capacità, e quindi ad essere felice. 

Ecco che cosa prevede che si faccia il famoso metodo educativo che porta il nome dell'illustre Maria Montessori. 

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Bambini dai 2 ai 3 anni

Bambini dai 2 ai 3 anni

pixabay.com

Secondo la teoria montessoriana, questa è la fase più delicata della crescita del bambino ed anche quella in cui lo stesso si mostra più ricettivo. L'apprendimento è al suo massimo potenziale in questi anni, per questo è importante dare i giusti stimoli al bambino.

Anche a questa giovane età si possono dare al bambino delle responsabilità, anche se il supporto e l'aiuto del genitore non mancheranno: ad esempio, si può insegnare al bambino ad avere cura dei propri giocattoli ed a non romperli, o fargli provare a vestirsi da solo. Farlo giocare con gli strumenti relativi alle faccende domestiche è un modo per avvicinarlo a tali mansioni, anche se in questo momento rimarrà solo un gioco.

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Bambini dai 4 ai 6 anni

Bambini dai 4 ai 6 anni

Angie Six/Flickr

A questa età sarebbe ideale apportare delle modifiche all'arredamento della casa per dare al bambino la possibilità di interagire il più possibile con la vita domestica: il metodo montessoriano consiglia di eliminare tutti gli ostacoli e le barriere.

Durante questo periodo di vita si può avvicinare il bambino alla cucina, fargli preparare alcuni piatti semplici, in particolare quelli destinati a lui stesso, come la colazione. In questo modo il bambino capirà il piacere di prendersi cura di se stesso, anche attraverso la cucina. 

Il metodo montessoriano raccomanda di far conoscere al bambino tutte le attività di cui ha bisogno ad una precisa età, senza che della sua persona se ne occupi esclusivamente un genitore, o entrambi. 

Bambini dai 7 agli 8 anni

Bambini dai 7 agli 8 anni

woodley wonderworks/Wikimedia

La quantità di informazioni che i bambini apprendono dai 2 agli 8 anni è incredibile, e non ci sarà un'altra età in cui si raggiungeranno gli stessi risultati. È durante questa fase che il bambino accresce l'autostima, l'attaccamento alla famiglia e al luogo di nascita, l'identità e soprattutto l'autosufficienza: l'obiettivo del genitore è quello di aiutare il bambino a crescere sentendosi capace, utile e indipendente.

Tra i 7 e gli 8 anni i bambini possono fare molte cose, anche se loro crederanno di essere in grado di svolgere molto di più di quello che in realtà possono: per questo motivo, è bene incoraggiarli ad esplorare nuove frontiere, ma dare anche loro il buon consiglio di avere molta prudenza e una visione chiara sulle proprie possibilità reali.

A 7/8 anni il bambino dovrebbe essere pienamente responsabile di se stesso, sia per quanto riguarda la cura della sua persona che della sua educazione: deve dimostrare al genitore di potergli dare fiducia, al fine di ottenere ancora più indipendenza. 

Non tutti i bambini maturano nello stesso tempo

Non tutti i bambini maturano nello stesso tempo

pixabay.com

Pensare che ci siano delle tappe fisse nel tempo e nel modo di crescere è sbagliato: per quanto si possa delineare un metodo educativo universale, è bene tenere in considerazione il carattere e l'identità di ogni bambino. Non è necessario, oltre che profondamente nocivo, dare responsabilità che non possono essere sostenute, si promuoverebbe solo la sfiducia e la poca autostima nelle proprie possibilità. 

Inoltre, non bisogna confondere l'indipendenza del bambino con la lontananza del genitore: la presenza della mamma e del papà deve essere solida in tutte le fasce di età, solo non bisogna eccedere nell'aiutare il bambino.

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