In questo modo fermerete i capricci dei vostri bambini con una sola domanda

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di Claudia Melucci

24 Giugno 2017

In questo modo fermerete i capricci dei vostri bambini con una sola domanda
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Quando i nostri figli si lasciano sopraffare dalla rabbia e iniziano a fare i capricci spesso è molto complicato riportare la serenità e di solito è un'operazione che richiede molte energie da parte di entrambi (noi e loro). Oggi parleremo del metodo "della domanda" il quale potrebbe risultare d'aiuto in molte circostanze, ricordiamo però che è consigliato per bambini di età superiore ai cinque anni perché prevede un piccolo ragionamento. Vediamo quindi quali sono le cose da evitare e in cosa consiste questo metodo.

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Quando uno dei vostri figli ha una crisi di rabbia, qualunque sia il motivo, ci sono alcune cose che non dovete assolutamente fare.
Non ignorateli. Fare finta di nulla quando hanno un problema non è affatto salutare. Per loro può significare sentirsi soli, incompresi, come se non esistessero. La prossima volta probabilmente accentuerebbero ancora di più la rabbia anche solo per farsi ascoltare.

L'altra cosa che non dovete fare è punirli subito. In quel momento non sono in loro e non comprenderebbero il senso di una punizione che risulterebbe solo una frustrazione maggiore. Se proprio ci tenete ad infliggergli una punizione fatelo dopo, quando possono capirne il motivo.

Ma veniamo dunque al metodo della domanda, applicando il quale per qualche settimana i ragazzi saranno in grado di gestire alcune delle loro crisi in completa autonomia.
 

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Quando la collera esplode perché si rompe un giocattolo o c'è qualcosa che non va, fate loro questa domanda "Questo problema è grande, medio o piccolo?". Se riuscirete a farli ragionare civilmente in questi termini fornirete loro gli strumenti per uscire dallo stato di frustrazione imparando a misurare l'entità dei problemi.

Se il problema è piccolo fategli capire che può essere risolto con un semplice gesto. Ad esempio, se il capriccio è perché non indossa il vestito che invece vorrebbe addosso si può mostrare loro come risolverlo. Si va al guardaroba e si sceglie il vestito giusto.

Se il problema è medio bisogna spiegargli che è possibile risolverlo ma c'è bisogno di tempo per poterlo fare. Ad esempio se il vestito che volevano è sporco bisognerà metterlo in lavatrice e sarà pronto solo per il giorno seguente.

Se il problema è grande (sempre dal punto di vista di un bambino) non sminuitelo, ma semplicemente spiegategli che ci sono cose che non si possono risolvere in breve tempo.

Non propinate loro ragionamenti arzigogolati, devono essere semplici e lineari "Questo problema è piccolo, medio o grande?", basta una domanda per cambiare le cose. Non perdete la pazienza e non minimizzate i loro problemi perché i bambini hanno un intricato e delicato mondo interiore che noi adulti abbiamo il dovere di rispettare.

 Non bisogna mai dimenticare però che noi genitori siamo i primi a dover dare loro l'esempio. Capita anche a voi che i bambini vi interrompano durante un discorso con una persona? Sebbene non sia corretto nei vostri confronti, ignorarli non è la soluzione. La mamma che vedrete nel video seguente ci mostra il suo metodo per evitare che questo comportamento accada. Invece di far finta di non sentirli, fa capire loro che si è accorti della loro presenza e che avranno l'attenzione non appena possibile: nel frattempo stabilisce un contatto fisico poggiando la propria mano sulla loro. Guardate nel video gli effetti di questo metodo...

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