10 trucchi di marketing che usano i supermercati e che ci spingono a comprare di più

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di Claudia Melucci

08 Gennaio 2018

10 trucchi di marketing che usano i supermercati e che ci spingono a comprare di più
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Le tecniche di marketing sono così astute da farci sembrare naturali alcune scelte, che invece risultano essere pilotate: se abbassiamo la guardia e se ci lasciamo trascinare dal vortice delle offerte, delle promozioni e degli sconti, potremmo cadere nei banali tranelli di marketing a cui, purtroppo, molte persone sono soggette: solo conoscendoli si può cercare di boicottarli, quindi ecco una lista di alcuni segreti che i grandi supermercati adottano per aumentare le vendite. 

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Per rilanciare le vendite di un prodotto, spesso si mette un atto un'operazione di 'restyle' che non modifica sostanzialmente il prodotto, ma che riesce a far lievitare il prezzo.

Per rilanciare le vendite di un prodotto, spesso si mette un atto un'operazione di 'restyle' che non modifica sostanzialmente il prodotto, ma che riesce a far lievitare il prezzo.

Clever Cupcakes/Flickr

È il caso dei muffin, gustose merende che negli ultimi anni hanno visto un calo enorme nelle vendite, surclassati da altri prodotti dolciari: come li hanno rilanciati? Semplicemente presentandoli sotto una veste più moderna, colorata, giusto con qualche ingrediente in più. Ecco che i muffin diventano cupcakes e riscuotono un successo mondiale. 

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Il cliente valuta i prezzi non in modo oggettivo, ma attraverso il paragone.

Il cliente valuta i prezzi non in modo oggettivo, ma attraverso il paragone.

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Il funzionamento di questa tecnica è piuttosto semplice: se il cliente considera troppo caro un prodotto, basta posizionargli vicino un altro prodotto dello stesso tipo, ma con un prezzo maggiore, ed automaticamente il prezzo iniziale verrà considerato accettabile. 

Immagine: Renee Comet, National Cancer Institute/Wikimedia

Creare un mito attorno un prodotto.

Creare un mito attorno un prodotto.

pixabay.com

Spesso le barrette di cioccolato vengono mostrate nelle pubblicità mentre galleggiano nei bicchieri di latte. È impossibile che succeda? Non importa, basta insinuare questa immagine nella mente degli acquirenti, per rendere più impulsivo l'acquisto della barretta di cioccolato. 

Le parole scelte nei menù dei ristoranti non sono casuali.

Le parole scelte nei menù dei ristoranti non sono casuali.

voyages provence/Wikimedia

Vi viene l'acquolina in bocca mentre scorrete il menù del ristorante? Potrebbe essere dovuto non solo alla fame che avete, ma anche alle parole strategiche che servono ad invogliare a prendere quel piatto oltre che a prendere una porzione più ricca. Qualche esempio? Gli aggettivi morbido, succoso, croccante servono a creare un'immagine del piatto nella mente del cliente. Anche l'accostamento dei nomi delle località di provenienza servono ad orientare le scelte. Tra le tecniche di vendita c'è anche quella che prevede l'uso di nomi di familiari per richiamare alla memoria un'atmosfera confortevole: 'zuppa della nonna', 'dolci fatti in casa' sono degli esempi.

Viene sfruttata la nostra pigrizia.

Viene sfruttata la nostra pigrizia.

Hangstonugheo/Wikimedia

Vi è mai capitato di dirvi, vagando tra le corsie del supermercato, 'Già che ci sono ne prendo 3 pacchi, tanto mi serviranno', oppure 'Prendo la cassa d'acqua da 6 bottiglie invece che una singola': per quanto vi possa sembrare esclusivamente una questione di praticità, si tratta di un punto di debolezza del cliente di cui gli addetti alle vendite sono molto consapevoli. Il loro interesse è quello di vendere più prodotti possibili.

Immagine: Pixabay

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Una doppia quantità che non è necessaria.

Una doppia quantità che non è necessaria.

publicdomainpictures.net

Alcuni prodotti vengono usati in quantità eccessive perché dalle pubblicità abbiamo appreso il modo apparentemente corretto di usarli. Qualche esempio? Se nelle promozioni delle gomme da masticare ne vedete sempre due sulla mano, è perché in questo modo sarete tentati di masticarne due insieme, o comunque di masticarla più spesso. Anche il dentifricio segue lo stesso ragionamento: spremiamo il tubetto fino a quando l'intera superficie delle setole dello spazzolino non è ricoperta, ma è davvero necessario o ne basterebbe anche di meno?

Conferire autorevolezza al prodotto.

Conferire autorevolezza al prodotto.

רנדום/Wikimedia

Per vendere un prodotto, alcune volte basta aggiungere sulla confezione delle parole chiave che danno autorevolezza al prodotto stesso: se ad esempio su una bottiglia di shampoo vedete scritto 'Parigi', automaticamente quello shampoo vi sembrerà migliore degli altri. Altre parole strategiche che facilitano la vendita sono 'Raccomandato dai parrucchieri', 'Per donne' (o 'Per uomini'), nel caso di prodotti per capelli.

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Differenza di prezzo senza una ragione.

Differenza di prezzo senza una ragione.

Avete notato che molti prodotti per donna hanno un prezzo maggiore rispetto al loro equivalente per uomo? A questo fatto è stato dato un nome, 'La tassa rosa', ironizzando sul fatto che forse a giustificare il prezzo più elevato è il colore rosa utilizzato. In realtà questo fenomeno si basa su un dato scientifico, per cui le donne sarebbero le migliori consumatrici. 

I supermercati sfruttano la psicologia umana.

I supermercati sfruttano la psicologia umana.

Clemens v. Vogelsang/Flickr

Camminare tra le corsie di un supermercato significa essere circondati da tranelli per la psicologia umana, ecco qualche esempio: sugli scaffali ad altezza occhi sono posizionati i prodotti che si vogliono vendere di più, che spesso sono anche quelli con un prezzo più alto. Ancora, i cartellini con colori accessi offuscano completamente gli altri, su cui potrebbero essere segnati prodotti con prezzi minori (il prodotto in offerta non è sempre quello che costa meno). Infine, sembra che neanche il pavimento dei supermercati sia casuale: secondo le indagini psicologiche, mattonelle di dimensioni minori indurrebbero a camminare più lentamente e quindi a visionare più prodotti. 

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Le strategie di vendita non mirano a far acquistare prodotti duraturi.

Le strategie di vendita non mirano a far acquistare prodotti duraturi.

pixabay.com

A testimonianza di questo fatto c'è la curiosa storia del pelapatate: questo utilissimo strumento conobbe un periodo di gloria in concomitanza con la sua immissione sul mercato. A poco a poco le vendite diminuirono e quindi gli addetti alle vendite pensarono ad un modo per rilanciarlo: l'idea fu quella di farlo di una plastica dello stesso colore delle bucce della patata di modo che la gente, non vedendolo, lo buttasse per poi comprarne subito un altro. 

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