Diventa nonna a 52 anni, ma non riesce ad accettarlo: "perché mi dà così fastidio?"

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di Isabella Ripoli

06 Marzo 2024

Diventa nonna a 52 anni, ma non riesce ad accettarlo: "perché mi dà così fastidio?"
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Ognuno di noi riveste dei ruoli nella vita. È un "destino" al quale nessuno può sottrarsi ed è anche una bella cosa, non possiamo negarlo. Moltissimi intellettuali, scrittori e artisti hanno parlato in modi diversi delle "maschere" che le persone indossano appena entrano in una data situazione. Per cui si diventa alunni o insegnanti a scuola, dipendenti in ufficio, amici quando si esce con le persone care, e così via. Anche in famiglia c'è questa divisione di ruoli e, di anno in anno, potrebbero cambiare. 

Così da figli si diventa genitori e poi nonni, per semplificare al massimo. Nonostante sia una cosa naturale e che accomuna moltissime persone, non è detto che ci si senta a proprio agio in ognuna di queste vesti. Ne è una prova la donna di cui vogliamo parlarvi.

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La confessione di una giornalista

La confessione di una giornalista

Pickpik

Lei è Shona Sibary, una giornalista 52enne che, in una lunga confessione sul Daily Mail, ha raccontato della sua esperienza nel diventare nonna. Madre di 4 figli, la donna non aveva ancora finito di "essere mamma" quando una delle sue figlie le ha confessato di essere in dolce attesa. Un duro colpo per lei, una notizia che non ha affatto preso bene, ma perché?

"Mia figlia maggiore, Flo, di 24 anni mi ha detto di aspettare un bambino - ha raccontato la donna - Stavamo portando a spasso il cane e pioveva a dirotto quando me l'ha detto. Abbiamo discusso ed ero furiosa - ha continuato - me ne sono andata e mentre tremavo per la rivelazione, mi chiedevo cosa fosse a infastidirmi così tanto".

La sua età, l'età della figlia, il fatto che non fosse sposata e che avrebbe forse rinunciato a una buona istruzione? Quale di tutti questi fattori poteva aver scatenato una reazione simile e come fare per trovare la risposta giusta?

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Come prendere il cambio di ruolo?

Ci sono momenti della vita in cui si ha la sensazione di essere spiazzati, di non sapere come agire, cosa fare e come risolvere le situazioni. Shona, forse, era piombata proprio in uno di questi. La giornalista ha portato avanti una lunga riflessione, arrivando a una conclusione amara, triste, ma pur sempre reale: ciò che le dava davvero fastidio era diventare nonna. Non voleva, non si sentiva pronta, la sua età non era probabilmente quella giusta per assumere un ruolo del genere ed era mamma di una figlia 14enne - la sorella minore di Flo - e per questo ancora troppo impegnata con tante cose da sbrigare. Come avrebbe potuto assumersi anche l'onere di fare la nonna? 

Un ruolo che, secondo il suo punto di vista, l'avrebbe catapultata in una nuova situazione nella quale non si sentiva di voler entrare. "Sono in una fase in cui mi sento troppo vecchia per essere ancora alle prese con le crisi adolescenziali di mia figlia, ma anche troppo giovane per poter diventare nonna - ha confessato - Adoro i bambini, altrimenti non ne avrei messi al mondo 4, ma ho la sensazione che ci sia un momento giusto per diventare nonni. A mio avviso dovrebbero trascorrere almeno 10 anni da quando il ruolo di genitore attivo finisce, cioè quando tutti lasciano il nido, a quando si diventa nonni. In questo tempo, bisognerebbe assaporare la bellezza del silenzio, il non avere disordine in casa e arrivare persino ad annoiarsi". 

Sensazioni che in tanti potrebbero provare

Sensazioni che in tanti potrebbero provare

Pxhere

Dunque, sarebbe necessario un periodo di transizione tra un ruolo e l'altro, fare le cose in maniera troppo ravvicinata potrebbe comportare disorientamento e stress. La sensazione della donna, infatti, è stata quella di non aver avuto un momento di pausa da quando è arrivato il primo figlio. Sempre attiva, impegnata con il lavoro, con il primo, il secondo fino al quarto figlio, all'improvviso era nella situazione di doversi occupare di una nuova arrivata, ma nelle vesti di nonna. Una transizione troppo repentina, che non le lasciava quasi il tempo di respirare. 

Non sarà capitato solo a lei di vivere una sensazione del genere. Diventare prima genitori e poi nonni è molto bello, ma non è detto che tutti la prendano nello stesso modo. Ci sono persone che vorrebbero avere del tempo per se stessi, per viaggiare e godere ancora della propria età finché non è eccessiva. Il veloce susseguirsi degli eventi, però, potrebbe mettere un freno a questo, da qui le sensazioni negative verso un evento che dovrebbe essere tutt'altro. 

"Sono un po' gelosa di amici che sono da soli in casa, senza figli e possono godere della ritrovata libertà" - ha raccontato ancora sul Daily Mail.

Farsi chiamare nonna: si o no?

L'arrivo della nipotina, dunque, ha segnato nel profondo questa donna, anche rispetto all'appellativo stesso. Come farsi chiamare? La giornalista ha confessato di aver trascorso gli istanti prima della nascita a valutare tra diverse ipotesi rispetto a come la nipote avrebbe potuto rivolgersi a lei. Nonna non era tra le alternative preferite, ma Shozzy, il nome con cui la chiamavano durante la scuola poteva essere una buona alternativa.

Al di là di tutto questo, la giornalista non ha disdegnato la nipote, si prende cura di lei e le fa da "babysitter" quando serve. "Ho scoperto anche il lato positivo dell'essere nonna - ha confessato ironicamente - ed è la bellezza di essere scambiata per sua mamma quando mi vedono al parco con lei. È stupendo pensare che qualcuno nel mondo mi creda ancora in età da figli". 

Non possiamo negare quanto le cose che accadano inaspettatamente vadano a segnare la vita delle persone. C'è chi riesce a cambiare facilmente ruolo, riadattandosi, e chi fatica perché sente di non aver ancora portato a termine la "missione" precedente. Tu come ti sei sentito quando lo sei diventato e cosa ti sentiresti di consigliare a chi deve ancora raggiungere questo stato?

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