Bimbo di 11 anni non viene accettato a scuola: "rifiutano la sua iscrizione a causa dei capelli"

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di Isabella Ripoli

31 Ottobre 2023

Bimbo di 11 anni non viene accettato a scuola: "rifiutano la sua iscrizione a causa dei capelli"
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L'istruzione è fondamentale per ogni bambino e la scuola non è solo un modo per imparare cose nuove, ma anche per fare le prime conoscenze e immettersi nella vita sociale. Sin da quando sono molto piccoli, i bambini iniziano a interagire, a confrontarsi, a scontrarsi e a imparare, peccato che ci siano casi in cui alcuni di loro non abbiano la possibilità di farvi ingresso, e non solo per una questione di maggiore o minore progresso, ma anche per regole imposte dagli istituti stessi. 

La storia che vogliamo raccontarvi si basa proprio su questo e sulle difficoltà incontrate da un bambino a causa dei suoi folti capelli.

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Una chioma che ha creato grandi problemi

Farouk James è un bambino che vive a Londra ed è noto al grande pubblico grazie - o a causa - dei suoi foltissimi capelli. Caratterizzato da una prorompente chioma, il piccolo è diventato modello di un'importante campagna contro le discriminazioni. Tutto è nato dalla sua iscrizione alla scuola secondaria e dalle difficoltà incontrate per riuscirci. 

La mamma del piccolo, Bonnie Miller, ha iniziato una lotta per far accettare suo figlio nelle scuole. La donna ha raccontato di come abbia iniziato a cercare la scuola secondaria per il figlio prima che questo finisse il suo percorso e di quanti ostacoli e rifiuti abbia incontrato davanti a sé. Il problema degli istituti londinesi era il rispetto di alcune regole ferree riguardanti la lunghezza dei capelli degli allievi.

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Perché costringere un bambino a liberarsi dei suoi capelli?

Questa mamma ha spiegato che Farouk è nato dalla sua relazione con il compagno originario del Ghana. Questa differenza di culture è stata sempre presente e ben accetta nella famiglia, tanto che, per rispettare proprio una delle tradizioni paterne, al bambino non sono mai stati tagliati i capelli dalla nascita fino all'età di 3 anni. Trascorso quel periodo, ha raccontato mamma Bonnie, tutti in famiglia si erano affezionati alla meravigliosa chioma, così hanno deciso di non tagliare nulla, ma di lasciarla voluminosa. Per diverso tempo la cosa non ha comportato problemi, ma poi, arrivato alla soglia delle scuole secondarie, non è stato più così.

"Mi sono rivolta alla scuola dove aveva già studiato mio figlio maggiore e sapevo delle regole abbastanza rigide sui capelli, ma speravo in un cambiamento - ha confessato la donna - così non è stato e ho avuto più di un rifiuto per la sua iscrizione. Costringere i bambini a tagliarsi i capelli è totalmente contro i diritti umani - ha dichiarato ancora mamma Bonnie - non rinuncerò a cercare di convincere i governi a mettere in atto una legislazione per proteggere i bambini da queste regole obsolete e punitive".

Un simbolo di lotta per i diritti di tutti

Non accettare il bambino nelle scuole per i suoi capelli, e non per ragioni più profonde, non è ammissibile e non solo per questa mamma, ma per tantissimi altri genitori o persone che si sono trovate a vivere la stessa situazione e hanno promesso a se stessi che avrebbero fatto di tutto per far cessare simili comportamenti.

Farouk è diventato un vero simbolo in tal senso, e sua mamma ha affermato che mai e poi mai costringerà suo figlio a tagliare i capelli solo per entrare in una buona scuola. Si tratta di un particolare distintivo del giovane e nessuno può togliergli questa sua caratteristica, sarebbe ingiusto.

Tu pensi sia normale lottare come fa questa mamma, oppure avrebbe dovuto limitarsi a rispettare le regole?

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