Fa tardi al lavoro per la prima volta in più di 7 anni di carriera: dipendente licenziato in tronco

di Marta Mastrogiovanni

21 Agosto 2022

Fa tardi al lavoro per la prima volta in più di 7 anni di carriera: dipendente licenziato in tronco
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Ognuno di noi trascorre più della metà del proprio tempo al lavoro, parlando con i propri colleghi e portando a termine le proprie mansioni. Si tratta di una grandissima porzione di tempo, in cui vengono impiegate energie e riposte speranze. Oltretutto, il lavoro è il principale mezzo di sostentamento di ogni cittadino: ecco perché nessuno vorrebbe mai ritrovarsi senza. In ogni caso, per licenziare un dipendente è sempre necessaria una giusta causa e sembra che un'azienda l'abbia trovata nel ritardo di un dipendente. Peccato che il suddetto dipendente non fosse mai arrivato in ritardo in tanti anni di carriera, motivo per cui i suoi colleghi hanno protestato animatamente.

via Reddit

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Pexels / Not the actual photo

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Un dipendente ha raccontato agli utenti di Reddit la brutta esperienza lavorativa di un suo collega con un'azienda. Quest'ultimo è stato licenziato per essere arrivato una volta in ritardo, in più di 7 anni di carriera. La puntualità va rispettata, certo, ma la possibilità di errore va concessa a tutti: possono capitare mille imprevisti per cui si possono accumulare dei minuti di ritardo. Eppure, per questo dipendente non c'è stato alcun segno di magnanimità dopo il primo ritardo. I colleghi, venuti a conoscenza del suo licenziamento, si sono indignati a tal punto da avviare una protesta già dal giorno successivo. Se l'azienda stava mostrando il suo vero volto, allora era arrivato il momento di fargliela pagare. I colleghi dell'uomo si sono presentati in ritardo il giorno seguente e hanno continuato a ritardare anche nei giorni successivi, chiedendo all'azienda di riassumere il loro collega. La protesta non era finalizzata solo alla riassunzione dell'uomo, ma anche a far capire all'azienda che nessuno di loro sarebbe stato succube dei capricci dei datori di lavoro: "Il nostro scopo era quello di avere maggiori diritti ed essere apprezzati, ma soprattutto avere la sicurezza di un lavoro adesso, così come in futuro".

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L'azienda, alla fine, ha accettato di riassumere l'uomo, ma è stato egli stesso a rifiutare. L'uomo è stato molto contento e orgoglioso dei suoi colleghi che si erano battuti per i propri diritti, ma ha deciso di non lasciarsi trasportare dagli eventi e di non dare più fiducia ai suoi ex datori di lavoro. Dopo una vicenda del genere, d'altronde, sembra difficile ripristinare un minimo di fiducia nell'azienda.

Voi credete che l'uomo abbia fatto la scelta giusta nel declinare la nuova offerta lavorativa? Voi come avreste agito al suo posto? Scrivetecelo nei commenti!

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