Un senzatetto di 63 anni ha ricevuto una multa di 400 euro per non aver rispettato il coprifuoco notturno

di Simone Fabriziani

23 Novembre 2020

Un senzatetto di 63 anni ha ricevuto una multa di 400 euro per non aver rispettato il coprifuoco notturno
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Si chiama Pasquale ed ha 63 anni, vive a Como ed è conosciuto veramente da tutti; sì, perché Pasquale è un clochard, un senza fissa dimora da almeno 10 anni, e ogni notte dorme sotto il portico del Liceo Volta della città lombarda. Eppure, in tempo di pandemia globale, di nuove restrizioni, di decreti governativi e di coprifuochi serali, anche i senzatetto sono a rischio sanzioni e multe salatissime. Proprio Pasquale è stato multato il 19 novembre per aver "violato" il coprifuoco che vige dalle ore 21.

via La Repubblica Milano

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Angelo Orsenigo/Facebook

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Eppure quest'uomo di 63 anni, da 10 anni presenza fissa sotto i portici del liceo di Como e nonostante non sappia dove andare, è stato multato con una sanzione di ben 400 euro dalla polizia locale; la causa, aver violato le disposizioni dell'ultimo Dpcm che "obbligano i cittadini a rimanere nella propria abitazione se non per comprovate esigenze lavorative, di salute o di estrema necessità."

A ribellarsi però a questa scelta, molti cittadini di Como ed esponenti dell'amministrazione, tra cui Angelo Orsenigo, consigliere del PD, che in un post su Facebook ha affermato: " L'uomo nella foto si chiama Pasquale e ha 63 anni. Ieri sera Pasquale ha ricevuto una multa da 400 euro perché non ha potuto spiegare come mai si trovasse per strada e non a casa nonostante le restrizioni Covid.
Questo perché Pasquale da dieci anni vive per strada e, nonostante la pandemia, chiama casa un portico di via Cesare Cantù a Como.
Chiedo innanzitutto al Questore di Como che la multa venga ritirata: non solo ammonta a una somma impossibile da pagare per chi è in una condizione di grave indigenza ma soprattutto rischia di rafforzare l’impressione che Como e le sue istituzioni non abbiano pietà per i poveri in un momento così difficile."

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La Repubblica

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Orsenigo continua: "Ma c'è tutto un lavoro urgente che spetta all'amministrazione comunale perché episodi del genere non si ripetano più. Si deve aprire un dormitorio permanente, certo, ma dobbiamo pensare a percorsi di reintroduzione in società che siano davvero un’alternativa valida oltre a un pasto e un tetto nei mesi più freddi.
Como deve essere conosciuta per questo, per la propria misericordia. Non per le ordinanze anti-mendicanti, non per i Wifi pubblici spenti e le panchine rimosse per evitare assembramenti di stranieri, non per i cancelli posti a sbarrare i portici di San Francesco ai senza dimora e non per le multe a chi non ha una casa."

Nonostante le proteste della comunità di Como il clochard Pasquale dovrà comunque pagare una sanzione ridotta di 280 euro, che si trasformerà in 400 euro se non pagata entro i cinque giorni dall'emissione.

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