Coronavirus: un prete rinuncia al ventilatore polmonare per salvare la vita di uno sconosciuto più giovane

di Simone Fabriziani

24 Marzo 2020

Coronavirus: un prete rinuncia al ventilatore polmonare per salvare la vita di uno sconosciuto più giovane
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L'Italia sta vivendo uno dei momenti più bui della sua storia a causa del collasso del sistema sanitario e il blocco socio-economico dopo l'arrivo della pandemia da Coronavirus; il tasso di mortalità, sopratutto nella popolazione più anziana e fragile, è molto alto e ha superato quello della Cina, il primo focolaio del Covid-19 nel mondo. Una storia di generosità e di spirito di sacrificio che ha scosso l'Italia intera arriva dalla testimonianza di Don Giuseppe Berardelli.

via BBC

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Questo parroco di 72 anni, è morto da infezione polmonare causata dal Covid-19 dopo aver sacrificato l'opportunità di usare un respiratore che i suoi parrocchiani gli avevano comprato a favore di un paziente più giovane che non conosceva. Don Giuseppe è deceduto in ospedale a Lovere a Bergamo, in Lombardia ovvero l'epicentro dell'epidemia più grave e mortale di COVID-19 al mondo al momento.

Si ritiene che i cittadini di Casnigo vicino Bergamo, il comune dove officiava Don Giuseppe, abbiano applaudito il sacerdote defunto dalle finestre e dai balconi delle loro case mentre la bara veniva trasportata alla sua sepoltura. Una storia di sacrificio massimo che si aggiunge alle storie commoventi e tragiche di una parte dell'Italia che sta soffrendo a causa dell'epidemia del Coronavirus.

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