Questo hotel a 5 stelle recupera gli avanzi della cucina per donarli ai cani che vivono nei rifugi

di Davide Bert

15 Luglio 2019

Questo hotel a 5 stelle recupera gli avanzi della cucina per donarli ai cani che vivono nei rifugi
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È noto che nella catena della grande ristorazione uno degli aspetti più contestati sia l’enorme spreco di cibo. Ogni giorno dai fast food alle strutture ricettive di lusso vengono buttate via tonnellate di alimenti ancora in perfette condizioni che potrebbero essere tranquillamente recuperati. Accanto alle iniziative di solidarietà che prevedono la raccolta per il consumo umano ci sono anche associazioni che ne destinano una parte per i senzatetto e per gli animali randagi.

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ChefJGourmet/Facebook

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Una notizia in particolare ha fatto recentemente scalpore in quanto ha come protagonista il popolare albergo di lusso Fairmont Hotel di Abu Dabhi. Tutto è partito grazie all’aiuto dell’organizzazione Animal Action UAE a cui ha pensato di aderire il cuoco di fama mondiale Chef J Gourmet.

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Considerata la quantità di pietanze che quotidianamente vengono preparate presso l’hotel e che spesso non arrivano nemmeno ad uscire dalla cucina, la cosa più sensata era quella di evitare che un simile ben di Dio finisse nella spazzatura.

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L’iniziativa si è resa possibile anche con l’intervento della fondazione Cloud 9 Pet Hotel and Care che tutti i giorni raccoglie il cibo inviato dall’albergo per confezionarlo e indirizzarlo ai ricoveri per animali. La campagna di recupero degli alimenti non “venduti” è estesa ovviamente anche alle persone bisognose, in base però alla qualità, quantità e commestibilità (nel caso di persone, le limitazioni riguardo al trasporto e alla tipologia di cibo sono molto più alte).

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La speranza è che siano sempre di più gli hotel, i ristoranti e le strutture del comparto Ho.Re.Ca. ad aderire a questo tipo di iniziativa, per elargire cibo a tutti i soggetti meno indigenti, ai veterani e a tutti quelli che ne hanno bisogno. Il recupero alimentare è una risorsa preziosa a costo praticamente nullo, che unisce la solidarietà alla maggiore consapevolezza nell’uso più razionale dei prodotti.

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