Il figlio non vuole condividere i suoi giochi con 6 bambini sconosciuti e la madre lo difende: "Puoi dire di no"

di Marta Mastrogiovanni

10 Maggio 2022

Il figlio non vuole condividere i suoi giochi con 6 bambini sconosciuti e la madre lo difende: "Puoi dire di no"
Advertisement

I genitori avranno sicuramente notato che i loro figli piccoli, a un certo punto, ripetono spesso la frase "Questo è mio!" oppure, semplicemente, "È mio!", soprattutto in riferimento a qualche giocattolo nella stanza. È una fase, questa, che dura fino ai 3 anni circa, in cui ogni genitore dovrebbe cercare di insegnare al proprio bambino il significato della condivisione. Sebbene questo sia un dovere imprescindibile di ogni genitore, affinché il bambino non sviluppi comportamenti egoistici in futuro, è anche vero che ciò non significa condividere sempre e comunque tutti i nostri averi con gli altri. Una mamma ha fatto molto discutere, sia in senso positivo che negativo, dopo aver pubblicato un post su Facebook in cui difendeva il figlioletto che non voleva cedere i suoi 3 giocattoli a 6 ragazzini sconosciuti, incontrati al parco giochi.

via Facebook / Alanya Kolberg

Advertisement

MY CHILD IS NOT REQUIRED TO SHARE WITH YOURS. As soon as we walked in the park, Carson was approached by at least 6...

Pubblicato da Alanya Kolberg su Mercoledì 19 aprile 2017

Nel post, la mamma di Carson spiega chiaramente come si sono svolti i fatti: "Non appena siamo arrivati al parco, Carson è stato avvicinato da almeno 6 ragazzini, che gli hanno chiesto tutti insieme di condividere con loro il suo transformer, un pupazzetto di Minecraft e un camion giocattolo. Carson era visibilmente sopraffatto e istintivamente si è stretto i giocattoli al petto, mentre i ragazzini cercavano di prenderli. Lui mi ha guardato e io gli ho detto: 'Puoi dirgli di no, Carson. Dì solo di no. Non devi dire nient'altro'"

Pensateci un attimo: non vi sentireste "attaccati" anche voi se degli sconosciuti pretendessero le vostre cose, solo in nome del principio di condivisione? La mamma ha continuato il suo racconto: "Ovviamente, appena lui ha detto di no, i ragazzini sono venuti a spifferarmi tutto sul fatto che Carson non condivideva nulla. Ho detto loro: 'Non ha bisogno di condividere con voi. Vi ha detto di no. Se vuole condividere qualcosa con voi, lo farà'".

Con una risposta del genere, la mamma si è guadagnata le occhiatacce degli altri genitori lì al parco, ma lei stessa ha proseguito sostenendo la sua tesi: "Se io, persona adulta, vado al parco e mangio un panino, sono obbligata a condividere il mio panino con gli estranei del parco? No!".

Advertisement
Pexels / Not the actual photo

Pexels / Not the actual photo

Insomma, questa mamma si è scagliata contro chi l'ha guardata male e l'ha criticata sul momento, visto che non era stato suo figlio ad essere maleducato nel non condividere, ma lo erano stati i 6 ragazzini sconosciuti che chiedevano di ricevere qualcosa che non gli apparteneva, nonostante il legittimo proprietario fosse palesemente a disagio. La mamma ha poi rimarcato la necessità di insegnare ai propri figli non solo a condividere da bambini, ma a saper dire di no: lei stessa sostiene di conoscere tantissime persone che non sanno dire di no e non sanno porre dei limiti, nemmeno quando si tratta del loro stesso benessere. 

Carson, comunque, era andato al parco per incontrare la figlia di un'amica della mamma e voleva stupirla con i suoi tre giocattoli preferiti. Ecco perché non ha voluto condividere i suoi giochi con gli altri bambini sconosciuti. In ogni caso, nessuno dovrebbe sentirsi obbligato a condividere con gli altri tutto ciò che ha, sempre e comunque. 

Advertisement