Licenziata a 62 anni, viene rimpiazzata da una dipendente molto più giovane: il suo sfogo

di Marta Mastrogiovanni

27 Gennaio 2022

Licenziata a 62 anni, viene rimpiazzata da una dipendente molto più giovane: il suo sfogo
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In un mondo in cui è sempre più difficile per i giovani trovare lavoro e per gli anziani è sempre più un'utopia andare in pensione dignitosamente ad un'età ragionevole, si viene a creare un corto circuito. Le storture del sistema, purtroppo, riescono a dare origine a delle storie e degli esempi davvero poco gratificanti sul piano lavorativo e personale. Elektra, una donna di 62 anni, ha pubblicato uno sfogo sincero e accorato su Twitter, in cui racconta di essere stata licenziata dalla sua azienda e di essere stata rimpiazzata da una donna di 40 più giovane di lei. Per Elektra è stato traumatico e anche molto umiliante: "Ho bisogno di un abbraccio" si legge nel suo post, e anche "Ero brava in quello che facevo. Semplicemente sono invecchiata...".

via Twitter / elektra6618

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Pexels / Not the actual photo

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Possibile che questa società e molti imprenditori trattino le persone come se avessero una data di scadenza? Un dipendente soffre costantemente la pressione di essere rimpiazzabile e di poter essere sostituito in qualsiasi momento e per qualsiasi motivo, ma, come se non bastasse, superata una certa soglia d'età è anche consapevole di essere ormai "scaduto". Scaduto, perché è così che i datori di lavoro fanno sentire. Un concetto che vale per chiunque, ma soprattutto per le donne: "A 50 anni diventiamo invisibile" scrive Elektra su Twitter, "Ho 62 anni ora, ho perso il lavoro e sono stata sostituita da una di 25 anni. Stavano cercando di farmi fuori da 3 anni ormai. È umiliante e così doloroso. Ero brava in quello che facevo. Sono solo scaduta". La donna ha poi corretto il post, puntualizzando che la sua sostituta aveva in realtà 22 anni.

Il problema non è banale, visto che le donne disoccupate di età compresa tra i 50 e i 61 anni hanno il 18% di probabilità in meno di essere assunte rispetto alle donne di età compresa tra i 25 e i 34 anni. Secondo l'Urban Institute, poi, le donne di età pari o superiore a 62 anni hanno invece il 50% in meno di probabilità di essere accettate in un nuovo lavoro rispetto a coloro che rientrano in una fascia d'età più bassa (25-34 anni).

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Fa riflettere come un uomo "anziano" sia spesso associato ad un'immagine di saggezza e come sia quasi sempre una risorsa preziosa e ricca di esperienza in campo lavorativo, mentre una donna, con l'avanzare dell'età, viene vista dal datore di lavoro come una risorsa ormai esausta e rimpiazzabile. Perdere il lavoro è già un'esperienza umiliante di per sé, perderlo a 50 anni però potrebbe davvero minare la fiducia in se stessi per sempre. Ed è anche per questo che Elektra ha ricevuto tantissimi messaggi di supporto in risposta al suo sfogo, in cui molte donne hanno condiviso esperienze simili e non. Il messaggio più importante è che, ovviamente, non c'è nulla di sbagliato in Elektra o in tutte quelle donne che, dopo anni, vengono allontanate dal lavoro a causa della loro età.

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