Un papà che passa il tempo con i figli non "fa da babysitter", fa semplicemente il papà

di Marta Mastrogiovanni

27 Giugno 2021

Un papà che passa il tempo con i figli non "fa da babysitter", fa semplicemente il papà
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Crescere dei figli non è semplice, è vero, ma no può nemmeno diventare una "scusa" per la nostra infelicità o insoddisfazione. A dirla tutta, dovrebbe essere esattamente il contrario: i figli dovrebbero rappresentare una ragione di vita e una costante fonte di miglioramento, e non una banale scusa per non intraprendere certe esperienze. Non stupisce il fatto che, chi pensa in questi termini, crede di dover fare da "babysitter" ai propri bambini. Si sentono spesso dei papà dire: "Mi dispiace, stasera non posso, devo fare da babysitter ai miei figli". Quello che questi padri dovrebbero imparare, è che il tempo trascorso con i propri figli non tornerà più indietro: è un tempo prezioso, da cogliere al volo e da trascorrere insieme, come "padre e figli", e non come se i bambini fossero un peso.

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Un padre dovrebbe essere un punto di riferimento per i figli, dovrebbe insegnar loro come districarsi in un mondo pieno di insidie e di sofferenza. L'età in cui i piccoli assorbono maggiormente tutte queste informazioni è verso i 7 anni, un momento importantissimo della loro formazione, poiché le parole del papà resteranno indelebili nelle loro menti per sempre. È un papà che si occupa di tutte queste cose, non un babysitter! Perché, allora, molti papà continuano a definirsi in questo modo? Forse, ancora non hanno compreso che il loro tempo con i bimbi è limitato e che un giorno non avranno più nessuno di loro con cui trascorrere momenti di svago come quando erano piccoli.

Un papà ha voluto dare qualche consiglio ad altri genitori, una volta raggiunta questa consapevolezza. Ecco i suoi consigli:

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1. Non usare mai la scusa del "sono troppo stanco": se i tuoi figli ti chiedono di giocare insieme, di leggere loro un libro, di andare allo zoo o da qualsiasi altra parte, non usare questa motivazione per non coinvolgerli.

2. Fai ciò che dici: con i bambini non sono le parole a funzionare, ma l'azione. Il loro cervello associa il risultato ottenuto alle parole che hai usato, quindi calibrale bene. Ma stai ancora più attento ai fatti.

3. I bambini non sono la tua "scusa": molte persone privano se stesse e i loro figli di esperienze incredibili, come ad esempio i viaggi, l'attività sportiva o altri progetti interessanti, soltanto perché credono di avere dei bambini piccoli che no possono sostenere questi impegni. Perché, invece, non prendete i vostri figli, li mettete in macchina e andate a correre tutti insieme? Perché non progettate un viaggio insieme a loro? I figli non sono dei limiti, ma delle buone ragioni per fare le cose!

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I bambini non sono un peso, bensì una benedizione: è questo forse il consiglio più importante da tenere sempre a mente per un genitore!

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