Un uomo di 81 anni non può far visita alla moglie ricoverata, così le fa una serenata nel cortile dell'ospedale

di Marta Mastrogiovanni

09 Novembre 2020

Un uomo di 81 anni non può far visita alla moglie ricoverata, così le fa una serenata nel cortile dell'ospedale
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Le nuove, ma ben note, restrizioni anti-Covid iniziano a farsi sempre più stringenti e tornano a sottolineare quanto sia importante il distanziamento per evitare l'incombenza di nuovi contagi. Un distanziamento che paghiamo a caro prezzo, soprattutto coloro che non possono far visita ai propri cari in ospedale, magari ricoverati proprio a causa del Coronavirus. Bisogna essere molto temprati per resistere emotivamente a tempi come questi e, al tempo stesso, occorre essere più creativi del solito per far sentire la propria vicinanza a chi vogliamo più bene. A tal proposito, un signore di 81 anni, Stefano Bozzini, ha voluto far compagnia alla moglie ricoverata, suonando per un'oretta nel cortile dell'ospedale. Le visite ai cari sono sospese, ma con questo gesto l'anziano signore è riuscito ad "abbracciare" virtualmente la moglie Carla.

via Facebook / Isabella Cau

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Facebook / Isabella Cau

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Stefano Bozzini, italiano, classe 1939 e facente parte degli alpini, ha imbracciato la sua fisarmonica e si è piazzato a suonare nel cortile dell'ospedale di Castel San Giovanni, vicino Piacenza. Lo ha fatto perché sua moglie Carla è ricoverata in ospedale e, a causa delle restrizioni anti-Covid, lui non può farle visita. Così, è andato con il suo strumento musicale preferito a suonare per lei, per farle sapere che lui sarà sempre presente nelle sue giornate anche in tempi di "distanziamento sociale". 

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L'ingresso dell'ospedale dove è ricoverata la moglie di Stefano

L'ingresso dell'ospedale dove è ricoverata la moglie di Stefano

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Il video della scena sta diventando virale ed è difficile non commuoversi se ci si immedesima nella situazione anche solo per un istante. Gli alpini non si abbattono mai di fronte alle avversità e, forse, in questi giorni dettati dalla pandemia di Coronavirus e dalla paura, dovremmo cercare di ritrovare un po' il loro spirito. 

Non ci resta che inviare dei sinceri auguri di pronta guarigione a Carla e a chi, come lei, in questi giorni difficili si trova in ospedale.

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