Ogni sera questo fornaio lascia su una panchina il pane invenduto e altri cibi per le persone in difficoltà

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di Marco Renzi

06 Novembre 2019

Ogni sera questo fornaio lascia su una panchina il pane invenduto e altri cibi per le persone in difficoltà
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Anche se la nostra società, ormai basata sul culto dell'immagine, ci fa percepire come reali solo i gesti plateali e documentati, esiste una quantità immensa di piccole azioni quotidiane silenziose che le persone portano avanti senza ricevere complimenti né santificazioni, solo per il piacere di farlo. Esattamente come Fedele, un panettiere siciliano che da ben 19 anni compie ogni giorno una serie di gesti di altruismo in favore di coloro che sono indigenti o meno fortunati.

via repubblica.it

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A poca distanza dal suo forno, nella città di Caltanissetta, c'è una panchina simile a molte altre, se non fosse per il fatto che di sera diventa il luogo in cui avviene un piccolo miracolo: si riempie di buste di pane, confezioni di latte, olio e altri beni di prima necessità. Il tutto viene lasciato lì per chiunque voglia usufruirne, in particolare famiglie in difficoltà o migranti senza casa.

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Tutto è iniziato molto tempo fa, quando Fedele era ancora un bambino e lavorava con il padre. Un giorno andò a bussare alla loro bottega un frate, e quando gli fu chiesto quale fosse l'offerta che cercava, lui rispose di volere solo un po' di pane. Seguendolo all'uscita, Fedele vide che distribuiva quel pane a molte persone bisognose in strada, e quell'immagine in qualche modo gli rimase nel cuore.

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La sua missione silenziosa e instancabile non si limita più a mettere sulla panchina il pane avanzato a fine giornata, ma ha coinvolto una rete di solidarietà che ogni giorno fornisce delle donazioni. Cibi e bevande che Fedele è arrivato anche a consegnare a domicilio prima di andare a casa, ad esempio per aiutare una mamma malata che stentava ad arrivare a fine mese e non poteva raggiungere la sua "panchina solidale".

L'esempio di Fedele, che porta avanti la sua meravigliosa impresa di altruismo da quasi 20 anni, ci dimostra che per avere un cuore buono non è necessario staccare assegni e fare grandi proclami: basta iniziare dalla quotidianità, dai gesti semplici di tutti i giorni. Semplici come sedersi su una panchina e mangiare un pezzo di pane.

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