Spesso non è facile essere bambini in un mondo di adulti stressati
La vita di tanti genitori oggi ha dei ritmi così frenetici che spesso non si concilia con i bisogni dei loro figli. I tanti impegni quotidiani, dentro e fuori casa, tra lavoro e faccende domestiche assorbe tutte le energie, mentre quelle dei bambini sembrano essere illimitate. Accade così che la fine di una lunga giornata in ufficio sia soltanto l’inizio di quella da trascorrere con la propria famiglia, quando a volte si desidererebbe soltanto buttarsi in un letto e spegnere tutto. Proprio allora invece cominciano le grida, i capricci, i litigi, i giochi chiassosi, in pratica molte delle cose che sono comprese nell’avere dei figli.
via naranxadul.com
Di frequente si sente parlare di “bambini difficili”, quando in realtà è semplicemente difficile essere piccoli in un mondo di adulti troppo spesso stanchi e stressati.
Non è questione di egoismo o di rifiutare le proprie responsabilità, ma di desiderare legittimamente un po’ di tempo per se, per recuperare le energie, per curarsi di più, mangiare con calma senza correre di continuo. La pazienza viene messa così a dura prova, giorno dopo giorno, in un loop continuo che finisce per esaurire tutte le risorse. I grandi vorrebbero tranquillità e silenzio nel momento in cui i piccoli reclamano attenzione.
Loro fanno semplicemente ciò che devono fare, saltellare per la casa, cantare, esplorare il mondo e assorbire tutto come delle spugne. Bisogna imparare a spezzare questo circolo vizioso, così che il caos che si prova dentro non contagi anche i propri figli. Se non si ha pace interiore come si può pretendere che i bambini vivano sereni?
Imparare a trattare meglio se stessi significa trasmettere sicurezza e calma. Un mondo in cui gli adulti più sereni diventa automaticamente un mondo di genitori più pazienti, capaci di prendersi cura dei propri figli nel modo giusto, e preparali adeguatamente quando sarà il loro turno di diventare genitori.