La famiglia è il primo luogo in cui bisogna dare il buon esempio: tutto il resto viene dopo

di Davide Bert

27 Maggio 2019

La famiglia è il primo luogo in cui bisogna dare il buon esempio: tutto il resto viene dopo
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Quando si parla di educazione delle nuove generazioni spesso viene in mente la scuola. L’istituzione didattica è sicuramente molto importante, fondamentale per apprendere nozioni essenziali e valori come collaborazione, convivenza e condivisione. Tuttavia la prima struttura incaricata di gettare le basi del processo di crescita di un individuo è la famiglia. Niente può sostituirsi ad essa e il suo malfunzionamento compromette ogni altro contributo del sistema sociale.

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È nel contesto familiare che il bambino apprende come interagire e come rapportarsi agli altri, come distinguere quello che è giusto da ciò che è sbagliato, e come acquisire la responsabilità delle proprie azioni. Da come si svolge la quotidianità domestica i più piccoli si “addestrano” ad affrontare la realtà esterna prima come studenti e successivamente come cittadini. La famiglia prepara, la scuola funge da guida, e poi nuovamente in famiglia si consolida ciò che si appreso.

Questo circolo virtuoso non può interrompersi né spezzarsi, e soprattutto non può avere proprio nell’ambiente familiare il suo anello debole. I genitori hanno un grande potere e al contempo una grande responsabilità, il compito di creare i presupposti per un’infanzia sana e serena, facendo da esempio per i propri figli. Ciò non vuol dire che madri e padri debbano essere perfetti, tutti possono sbagliare, l’importante è ricordarsi di non fallire.

Si tratta di un grande peso da portare, ma ogni persona ha la capacità di riuscirci se davvero lo vuole e se è spinta da dall’amore verso ciò che ha di più caro al mondo. Fare il genitore è il mestiere più complicato che ci sia ma allo stesso tempo il più straordinario.

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Tante mamme e papà oggi si sentono incapaci di compiere la loro missione, si sottovalutano o non si impegnano abbastanza. Per allevare individui adulti bisogna prima esserlo a propria volta, ma troppe volte le persone nascondono una fragilità e un’immaturità mai risolte. È giunto il momento di guardare in faccia la realtà, che non è spaventosa ma più bella di quello che si crede.

Mettersi in discussione, conoscere sé stessi e fare pace con il proprio passato è la via per diventare finalmente grandi, capaci di afferrare con forza il testimone e di portarlo saldamente finché non sarà giunto il momento di consegnarlo nuovamente. Basta materialismo, disimpegno e svago, è ora di andare oltre sé stessi, crescendo bambini sicuri e felici, pronti ad affrontare le sfide del domani.

 

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