Ogni martedì il bambino attende l'arrivo dei netturbini: la loro speciale amicizia vi scalderà il cuore

di Davide Bert

22 Aprile 2019

Ogni martedì il bambino attende l'arrivo dei netturbini: la loro speciale amicizia vi scalderà il cuore
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C’era un tempo in cui dire buongiorno al proprio vicino o sorridere al primo passante che si incontrava uscendo dal portone di casa era una cosa assolutamente normale. Oggi si tende a dare poca confidenza al prossimo, ad essere molto più diffidenti e comunque non ci si farebbe nemmeno caso stando con lo sguardo appiccicato allo Smartphone. Questa storia racconta di come l’amicizia possa nascere dovunque, basta aprirsi un po’ di più.

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Ogni martedì il bambino attende l'arrivo dei netturbini: la loro speciale amicizia vi scalderà il cuore - 1

Siamo nella città di Clinton nello stato del Mississippi in America dove come ogni martedì mattina gli operatori ecologici raccolgono la spazzatura davanti alle case dei residenti. A fare da spettatori però stavolta c’erano Kathleen Reynolds e il suo nipotino di 3 anni, Kyler, che incrociando lo sguardo con i netturbini scambiarono con loro un cordiale saluto.

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Un piccolo gesto senza importanza a cui la donna non ripensò più, almeno fino alla settimana seguente. Kyler infatti era rimasto molto incuriosito e colpito da quei simpatici signori che gli avevano fatto “ciao” dalla strada, così giunto il martedì successivo era emozionatissimo al pensiero di salutarli nuovamente.

Da quel giorno l’incontro tra il piccolo e gli spazzini del quartiere è diventato più di una semplice consuetudine, tanto che durante le festività di Halloween e di Natale il bimbo e la nonna hanno preparato per loro dolci e caramelle. Il martedì è ora un appuntamento fisso in cui Kyler aiuta Kathleen a portare fuori i rifiuti per passare qualche minuto con quelli che sono diventati ormai i suoi nuovi amici.

Quando il camion gira l’angolo suona il clacson e il bambino saltella di gioia. Gli operatori lo prendono in braccio, ci giocano, lo trattano come la loro mascotte, gli hanno perfino insegnato a guidare il mezzo. Uno dei netturbini si chiama Clarence, soprannominato da Kyler “Bugg Bugg”. Il piccolo si diverte un mondo ai comandi del camion, un’esperienza incredibile alla sua età.

Clarence insieme agli altri sue due colleghi aspettano ogni martedì per passare dal loro campione, per abbracciarlo e riempirlo di coccole. “Bugg Bugg” in particolare ha stretto un legame speciale con lui, tanto da avergli fatto perfino il regalo di compleanno. Certo per un bambino può essere molto più semplice interagire con gli altri perché non possiede ancora i filtri degli adulti. Tutti però dovremmo imparare da Kyler ad aprirci verso il prossimo senza avere paura.

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