"Il figlio della mia vicina piange sempre e mi disturba: le ho chiesto di farlo smettere, ho sbagliato?"

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di Isabella Ripoli

16 Ottobre 2023

"Il figlio della mia vicina piange sempre e mi disturba: le ho chiesto di farlo smettere, ho sbagliato?"
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Comprare la casa dei propri sogni è il desiderio che condividono la maggior parte delle persone, ma trovare il posto ideale che soddisfi tutte le nostre richieste non è semplice. Qual è una delle cose che mette più timore secondo voi? Ognuno potrebbe dirne una e stilare una lista infinita, ma è probabile che molti si troveranno concordi nel dire che avere dei buoni vicini è un dettaglio da non sottovalutare. Peccato che non si possano scegliere e che sia tutto in mano alla fortuna. 

Ne sa qualcosa la protagonista di questa storia, una giovane che ha avuto uno scontro con la sua vicina a causa del figlio.

Che cos'è successo?

Che cos'è successo?

Pexels - Not the actual photo

Non sapendo se il suo modo di agire fosse giusto o sbagliato, una giovane donna ha deciso di raccontare la sua storia in un post di Reddit. Il messaggio esordisce in un modo che non lascia spazio a fraintendimenti: "Ho bisogno di un consiglio. Vi spiego il contesto della mia situazione. Ho 36 anni - scrive l'autrice - e da 6 mesi ho dei nuovi vicini, una coppia con un bambino si circa 3 anni. Questo piccolo urla in continuazione e io lavoro per tre giorni a settimana da casa. Specifico che il bambino sta bene, è accudito in ogni modo dalla mamma che è una casalinga e non gli manca nulla. La mattina va a scuola, ma per una settimana l'ha saltata". 

Qual è, dunque, il problema di questa donna? Sembra che quando lei sia in chiamata per riunioni di lavoro, i suoi interlocutori riescano a sentire perfettamente le urla del bambino. Più volte è successo che le dicessero di andare dal figlio, non sapendo che non fosse suo, e di non lasciarlo in quella situazione di sconforto, oppure che clienti e colleghi le dicessero di riprogrammare la riunione per un momento più tranquillo.

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Una situazione molto imbarazzante...

Una situazione molto imbarazzante...

Bridget Coila/Flickr - Not the actual photo

"Mi sono più volte scusata con le persone che erano in chiamata con me - ha raccontato la 36enne - facendo presente che quello non era mio figlio, ma il bambino della vicina. Mi hanno risposto che sembrava fosse in casa mia quel piccolo in preda al pianto. Così un giorno mi sono affacciata sul terrazzo e in modo educato ho chiesto alla mia vicina se il figlio stesse bene, dicendole che nelle mie riunioni lo sentivano urlare distintamente". 

Pare che la risposta della vicina, la quale si è messa subito sulla difensiva, sia stata che era un bambino e non ci si poteva aspettare che stesse tranquillo. Si è praticamente arrabbiata, pur avendo arrecato disturbo alla lavoratrice. Sentendosi quasi in colpa per aver fatto presente il disagio, la nostra protagonista ha chiesto aiuto agli utenti del web.

Che cosa le hanno detto le persone?

La discussione rispetto a questa faccenda si è sviluppata molto e in tanti hanno risposto, confrontandosi e discutendo in particolare sui possibili modi per potersi isolare con delle cuffie del tutto performanti. Altri, al contrario, hanno sostenuto che fosse diritto della donna essere lasciata in pace in casa propria. Va bene non accanirsi contro un bambino e lasciarlo fare, ma fino a che punto? E fino a che punto si può arrecare disturbo agli altri? 

Quesiti che sono molto comuni soprattutto quando si vive in condomini o in case che sono nelle immediate vicinanze di altre. 

Tu cosa pensi sia meglio fare in questi casi: agire come ha fatto la 36enne oppure lasciar stare e, magari, chiedere ai propri capi di potersi recare qualche giorno in più in ufficio per lavorare serenamente?

Source:

Reddit

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