Donna licenziata perché in dolce attesa: il tribunale le dà ragione e viene risarcita con 40.000 £

di Simone Fabriziani

08 Giugno 2021

Donna licenziata perché in dolce attesa: il tribunale le dà ragione e viene risarcita con 40.000 £
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Voi non avete assolutamente idea di quanto ancora, al mondo d'oggi, vengano discriminate le donne incinte sul posto di lavoro. Fino al giorno prima dipendenti perfette, scrupolose su cui fare sempre affidamento, ma dal momento in cui annunciano al proprio responsabile la loro gravidanza, iniziano ad essere viste più come un problema da risolvere che una donna che sta per attraversare uno dei periodi più complessi della sua vita. La storia che stiamo per raccontarvi, accaduta in Gran Bretagna, ha veramente dell'assurdo...

via Daily Advent

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Simone Cousins/Facebook

Simone Cousins/Facebook

La protagonista di questa storia di sopruso sul posto di lavoro si chiama Simone Cousins, ha 29 anni e vive a Northhampton, nel Regno Unito; da anni lavoratrice perfetta della Dovecoat Nursery, un asilo nido della zona, non appena ha comunicato alla sua responsabile che era incinta e che avrebbe avuto bisogno di organizzare in altra maniera i suoi orari lavorativi per poter recarsi dal suo medico di fiducia per cinque appuntamenti, è scoppiata una bomba ad orologeria sul posto di lavoro che ha trascinato le due donne in tribunale.

Maria Noble, la responsabile della Dovecoat Nursery, aveva inizialmente acconsentito a concedere a Simone delle ore di permesso per recarsi dal medico specialista, ma poi per le visite successive richieste dalla stessa donna incinta, la responsabile non he ha voluto sapere.

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Simone Cousins/Facebook

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Non soltanto Maria Noble ha insistito nel voler spostare in continuazione gli orari delle visite mediche già stabilite da Simone, ma poi ha avuto l'ardire di spingere la dipendente a lavorare nelle sue normali ore di lavoro nonostante soffrisse di stanchezza e nausea non prima di essere convocata da un'udienza disciplinare per affermazioni infondate. Tra queste affermazioni impugnate da Maria Noble, c'era quella per la quale Simone avesse falsificato le ore di lavoro fatte per adattarle alle sue nuove esigenze. L'ammontare delle ore non fatte ma pagate regolarmente, secondo le illazioni della responsabile dell'asilo nido, erano ben 95.

Ovviamente per questa accusa Simone Cousins è stata licenziata in tronco, anche se ha voluto far valere le sue ragioni portando la sua direttrice in tribunale per affermazioni infondate e false accuse. La donna incinta ha vinto la causa portandosi a casa quasi 40.000 £ di risarcimento per danni morali.

Pixnio/Not The Actual Photo

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Il giudice ha dichiarato che la signora Noble"Era opprimente e prepotente nel confronti di Simone Cousins, aveva affermato che la signora Cousins ​​era un'impiegata onesta e degna di fiducia, una delle migliori e meticolosa con le sue scartoffie; tuttavia, il tribunale è lasciato con l'inevitabile conclusione che il motivo del licenziamento della sig.ra Cousins ​​sia stata la sua gravidanza."

Adesso Simone è mamma della bellissima Sophie, una bambina di tre anni affetta dalla sindrome di Apert; si prende cura della sua piccola giorno e notte, felice di poter fare la mamma a tempo pieno e di aver ricevuto giustizia verso coloro che non facevano altro che opprimerla inutilmente solamente perché era in dolce attesa.

Una storia di abuso sul posto di lavoro che speriamo non accada mai più!

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