“Basta Smartphone, prestate attenzione ai vostri figli”: il richiamo all'ordine di questo asilo fa il giro del mondo

di Davide Bert

17 Maggio 2019

“Basta Smartphone, prestate attenzione ai vostri figli”: il richiamo all'ordine di questo asilo fa il giro del mondo
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L’istituzione scolastica, dall’asilo alle superiori, ha da sempre non solo il compito di impartire nozioni ma anche di educare le nuove generazioni aiutando ad allevare degli individui sani, futuri membri produttivi della società. Il ruolo non è cambiato ma è mutato l’approccio verso gli educatori che ora hanno sempre meno spazio per fare il proprio lavoro e trovano nei genitori degli avversari piuttosto che degli alleati che giocano nella stessa squadra. 

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In un asilo nido degli Stati Uniti, più precisamente a Hockley nel Texas, il personale didattico ha pensato bene di prendere una posizione a riguardo, sfidando quelli che oggi sembrano essere equilibri molto delicati e superando confini che una volta erano molto più liberi.

Un giorno Juliana Mazurkewicz si era recata all’asilo per andare a prendere la sua bambina, quando venne attirata da un avviso affisso sulla porta dell’ingresso. Da principio Juliana pensò che si trattasse di una semplice comunicazione di servizio ma poi avvicinandosi scoprì con stupore che era ben altro. Il foglio conteneva un richiamo delle maestre nei confronti dei genitori per invitarli a correggere il loro comportamento. Nel dettaglio il messaggio recitava:

“Se siete venuti a prendere vostro figlio allora smettetela di guardare il telefono! Il vostro bambino è felice di vedervi, lo siete anche voi? Spesso capita di vedere piccoli che cercano di attirare l’attenzione di mamme o papà sui lavori fatti a scuola e li chiamano ripetutamente per attirare la loro attenzione. Nonostante questo i genitori non staccano il naso dal cellulare, è spaventoso, smettetela!”.

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Pxhere

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Anche se all’inizio il tono aggressivo l’aveva un po’ colpita, Juliana riflettendoci si è resa conto che in fondo le maestre non avevano tutti i torti. Ha pensato di scattare una foto al foglio pubblicandolo poi su Facebook. Il post ha ricevuto oltre 2 milioni di condivisioni da parte di tanti altri genitori. Le reazioni e i commenti delle persone sono state molto discordanti e la questione ha praticamente spaccato in due il popolo dei social.

C’è chi era d’accordo e ha accolto il consiglio, duro ma sostanzialmente utile e sincero. Altri invece l’hanno percepito come un’offesa, un’invasione nella privacy. Questione di opinioni, sta di fatto che una volta gli insegnanti godevano di maggior considerazione e libertà di azione, e forse una volta non ci sarebbe stato nemmeno bisogno di questo tipo di avviso.

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