Nelle foto di questa ragazza c'è sempre una bevanda alcolica: una potente campagna contro l'abuso di alcol

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di Claudia Melucci

22 Ottobre 2016

Nelle foto di questa ragazza c'è sempre una bevanda alcolica: una potente campagna contro l'abuso di alcol
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Dal giorno in cui Louis Delage ha aperto il suo profilo Instagram ha ottenuto 50 mila like e 7500 follower, il tutto in poche settimane. Ad attirare l'attenzione degli utenti è stato un volto discretamente carino, foto dallo stile vacanziero, gruppi di amici, gite in barca e passeggiate nel centro delle città.

C'è un dettaglio però, presente in tutti gli scatti caricati sul social network, che nessuno ha notato e che rappresenta la chiave del profilo stesso. 

via instagram.com

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Di ragazze come Louise ne esistono a migliaia. Non eccessivamente bella, un corpo esile e un profilo Istagram su cui caricare le foto dell'estate.

Di ragazze come Louise ne esistono a migliaia. Non eccessivamente bella, un corpo esile e un profilo Istagram su cui caricare le foto dell'estate.
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Piscine, mare, cene, aperitivi, gruppi di amici, divertimento. Fino a quando non è stata svelata la verità, sempre attraverso un'ultima foto, questa.

Piscine, mare, cene, aperitivi, gruppi di amici, divertimento. Fino a quando non è stata svelata la verità, sempre attraverso un'ultima foto, questa.

Louise appare decisamente più triste, a differenza delle prime foto il suo volto è spento: sembra che non le basti più essere in vacanza, al sole e in una piscina. 

Il fatto è che Louise Delage non esiste: è soltanto l'oggetto di una campagna contro gli abusi di alcol, soprattutto da parte dei giovani.

Il fatto è che Louise Delage non esiste: è soltanto l'oggetto di una campagna contro gli abusi di alcol, soprattutto da parte dei giovani.

Scorrendo le foto del suo profilo si notano un'infinità di dettagli, ma mai uno in particolare, quello più importante. Louise è sempre accompagnata dall'alcol, anche quando non ha in mano una bottiglia o un bicchiere, è sempre lì sullo sfondo. 

A prima vista sembra che la campagna sia stata sì virale, ma che non abbia fatto centro. Nessuno si è accorto del dettaglio dei bicchieri e delle bottiglie.

A prima vista sembra che la campagna sia stata sì virale, ma che non abbia fatto centro. Nessuno si è accorto del dettaglio dei bicchieri e delle bottiglie.

E invece è proprio questo il punto: la mancanza di consapevolezza da parte di tutte quelle persone che hanno speso un like per una delle sue foto, la racconta lunga sulla percezione che abbiamo del consumo di alcol, soprattutto da parte di una ragazza giovane. 

Non è mal visto ne tanto meno considerato pericoloso, ma anzi uno status symbol, sinonimo di divertimento, libertà e forse denaro: le sue foto sempre accompagnate da bevande e drink mostrano di una vita che più di qualche persona ha desiderato. 

La campagna è stata organizzata da BETC ed Addict Aid ed il suo nome è "Like my Addiction": ogni like ricevuto era un like in realtà al consumo di alcol, e a tutto ciò che ne deriva.

La campagna è stata organizzata da BETC ed Addict Aid ed il suo nome è "Like my Addiction": ogni like ricevuto era un like in realtà al consumo di alcol, e a tutto ciò che ne deriva.

Secondo le associazioni, al giorno d'oggi è molto difficile distinguere quando un'abitudine si trasforma in dipendenza. Quella per l'alcol è molto lieve e non significa necessariamente cirrosi epatiche, depressione e autodistruzione. Almeno non nell'immediato.

È molto difficile riconoscerla in se stessi, figuriamoci nelle persone che ci sono vicine: e infatti nessuno si è accorto della dipendenza dall'alcol di Louise, ma solo dei suoi bei vestiti e del suo viso carino illuminato dal sole. 

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